Tagli alla cultura, Cdx cancella fondi per la Biennale di Venezia e finanzia festival vicino a Meloni

Tagli alla cultura. In commissione Cultura al Senato oggi è stato votato un parere che prevede, nero su bianco, una sforbiciata di quasi due milioni di euro, rispetto al 2024, che penalizza diverse istituzioni culturali e fondazioni. Contemporaneamente eroga, per il 2025, 500mila euro a un festival vicino a Meloni, il "Festival delle Città Identitarie", organizzato annualmente dalla Fondazione Città identitarie ETS, ente del terzo settore, "in favore di iniziative che si svolgono nelle piazze e nei teatri dei comuni ospitanti la manifestazione", si legge nel testo, "volte a far conoscere le radici culturali e artistiche di borghi e città d'Italia, attraverso il coinvolgimento delle associazioni culturali locali".
I quasi 2 milioni di tagli colpiscono la Fondazione "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, la Fondazione "La Biennale di Venezia", la Fondazione "La Triennale di Milano", la Fondazione "La Quadriennale di Roma", l'Associazione Italia Nostra, il Fondo Ambiente Italiano, la Fondazione Festival Pucciniano, l'Associazione Ferrara Musica, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, l'Associazione Reggio Parma Festival. Il parere è stato votato da tutto il centrodestra, mentre il Pd si è astenuto. Contrario il M5s (Avs e Iv non hanno esponenti in commissione).
"Il Movimento 5 Stelle è stato l'unico gruppo parlamentare a votare contro, oggi in Commissione Cultura al Senato, il riparto dello stanziamento dello Stato di previsione del Ministero della Cultura per l'anno 2025. Una scelta netta e motivata da una scoperta particolarmente grave: nel testo si prevede un taglio di quasi 2 milioni di euro a danno di istituzioni culturali di assoluto rilievo nazionale e internazionale, come il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondazione "La Biennale di Venezia", la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma, Italia Nostra, il FAI, il Festival Pucciniano e il Rossini Opera Festival", ha detto il capogruppo del M5S in commissione Cultura del Senato Luca Pirondini.
"Si tratta di realtà che da anni contribuiscono in modo concreto alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sostenendo ricerca, produzione artistica e promozione del nostro Paese nel mondo. A fronte di questi tagli, la maggioranza in un altro testo ha deciso di destinare 500.000 euro al festival "Città Identitarie", che l'anno scorso è stato condotto da un regista noto soprattutto per la sua vicinanza a Giorgia Meloni. Siamo di fronte all'ennesimo caso di amichettismo, anziché su merito, storia e impatto culturale reale. Un mix di tagli dove i soldi servono e di sprechi in marchette per gli amici che fa tremare i polsi e che nulla ha a che fare con l'interesse pubblico. Continueremo a difendere la Cultura libera, indipendente e di qualità, contro ogni tentativo di strumentalizzazione e controllo politico", ha aggiunto.
"Come Pd siamo contro le ‘marchette' che il governo Meloni continua a fare in tema di Cultura, che si accompagnano ai tagli lineari imposti al ministero della Cultura e quindi agli enti, alle fondazioni e alle manifestazioni di carattere culturale, tra cui la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e il Festival di Spoleto. Lo abbiamo ribadito in commissione, mettendolo agli atti del parere sul riparto dei contributi di competenza del ministero stesso", ha commentato la senatrice Cecilia D'Elia, capogruppo del Pd nella commissione Cultura di palazzo Madama.
"Siamo allibiti – ha aggiunto – dall'arrivo in commissione del disegno di legge della senatrice Minasi che intende stanziare un finanziamento di 500mila euro per un Festival delle città identitarie, promosso da una fondazione evidentemente vicina alle forze di governo. Un ddl ad hoc, mentre il governo taglia sul resto. Abbiamo già detto che siamo contrari a questo tentativo di stornare fondi per iniziative discutibili. E meno male che si erano detti contro l'amichettismo".