Superbonus, via libera definitivo del Senato al decreto sul blocco della cessione crediti: cosa cambia
Il decreto Superbonus è legge, ma la questione dei crediti incagliati è ancora tutta da risolvere. Con 94 voti favorevoli e 72 contrari – con due astenuti – la maggioranza ha dato il via libera definitivo al testo sulla cessione del credito, dopo che il governo ha posto la questione di fiducia anche in Senato. Il decreto arrivava blindato dalla Camera dei deputati, dove è stato modificato ripetutamente in commissione e poi votato a maggioranza. Eventuali emendamenti avrebbero fatto tornare il testo a Montecitorio, con il rischio scadenza dietro l'angolo. Il decreto, infatti, doveva essere convertito entro il prossimo 17 aprile.
Cosa cambia con il decreto Superbonus approvato
Le maggiori novità riguardano proprio la cessione del credito e lo sconto in fattura, che vengono bloccati definitivamente dal governo. Il testo è già entrato in vigore ormai due mesi fa, ma nella fase emendativa sono arrivate una serie di modifiche che hanno rivisto alcuni passaggi del provvedimento: per le villette è arrivata la proroga fino al 30 settembre, mentre per le detrazioni – sistema individuato come alternativo a quello della cessione dei crediti – si potrà arrivare fino a dieci anni.
Sui crediti incagliati ancora nessuna novità
La questione più delicata, però, è quella dei crediti incagliati, che continua a preoccupare famiglie e imprese. Con questo decreto è arrivato solamente lo stop alla cessione del credito, ma senza trovare una soluzione per sbloccare la situazione. Nei prossimi giorni il governo dovrebbe approvare un nuovo decreto: si parla della partecipazione delle grandi aziende pubbliche per smaltire i crediti bloccati, ma dopo giorni di informazioni filtrate dal Tesoro non è stato messo ancora nulla nero su bianco. Resta la vera emergenza del Superbonus, una grana che il governo deve necessariamente risolvere.