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Superbonus, ora la maggioranza chiede di riaprire lo sconto in fattura: cosa può succedere

Il decreto con cui il governo Meloni ha eliminato lo sconto in fattura e la cessione del credito per il Superbonus edilizio è in Parlamento, e i partiti possono presentare i loro emendamenti. Da Forza Italia arriva la proposta di ripristinarli a precise condizioni, ma sembra difficile che l’esecutivo concordi.
A cura di Luca Pons
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Il decreto Superbonus del governo Meloni è arrivato al Senato, e le proposte di modifica prima che venga convertito in legge non si sono fatte attendere. Forza Italia chiede di ripristinare lo sconto in fattura e la cessione del credito usando i soldi ottenuti da controlli più severi sulle eventuali truffe, mentre si lavora anche per ampliare la deroga per le aree terremotate. Il copione è lo stesso visto più volte negli scorsi mesi: il governo vara regole più stringenti – in questo caso per chi non ha rispettato le nuove scadenze o non si trova in zone terremotate – e i partiti, anche della maggioranza, intervengono per chiedere di allentarle. Era avvenuto con la legge di bilancio a dicembre, con il decreto approvato a fine anno e oggi di nuovo con l'ultimo dl, arrivato a sorpresa fine marzo.

Per presentare gli emendamenti c'è ancora quasi una settimana: la commissione Finanze del Senato si è data tempo fino al 24 aprile. Negli scorsi giorni però è già emerso chiaramente quale sarà la direzione di queste proposte. In particolare, il senatore Claudio Lotito (Forza Italia) ha chiesto esplicitamente che nel decreto ci sia una norma per aumentare i controlli sulle possibili truffe – finora l'Agenzia delle Entrate ha accertato che si parla di almeno 15 miliardi di euro – e usare quei fondi recuperati per prorogare le agevolazioni.

Più e più volte in passato il governo si è opposto a richieste simili. Il superbonus è diventato l'argomento con cui l'esecutivo giustifica tutti i problemi economici, e per limitare l'aumento dei costi difficilmente il ministro dell'Economia Giorgetti darà il via libera a nuove proroghe che richiedano altri fondi pubblici. Anche perché negli scorsi giorni proprio il suo ministero ha chiarito che i passati interventi del governo (tra l'annuncio anticipato della chiusura dei crediti e le successive deroghe concesse in Parlamento) non hanno diminuito, ma aumentato la spesa per il superbonus. Dunque, sulla proposta di Lotito sembra difficile che l'esecutivo faccia un passo indietro e riapra a sconto in fattura e cessione del credito.

Una deroga potrebbe arrivare per specifici settori della popolazione, però. Sia il centrodestra che l'opposizione hanno chiesto che le regole siano meno stringenti non solo per le zone terremotate in Abruzzo e nel Centro Italia, ma anche per altri territori che affrontano processi di ricostruzione, come la Sicilia (nell'area dell'Etna) e l'Emilia. In più, si chiede di ripristinare le agevolazioni anche per l'edilizia popolare e le associazioni del terzo settore. Sarà la trattativa con il governo, nelle prossime settimane, a determinare cosa può cambiare e cosa resterà uguale nel testo.

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