Superbonus, niente proroga al 2024 e nuovo flop per FI. M5s a Fanpage: “Il centrodestra è spaccato”
Il governo Meloni ha per l'ennesima volta chiuso alla possibilità di prorogare il superbonus 110% nel 2024, e lo ha fatto nonostante tra chi chiedeva un prolungamento ci fosse anche Forza Italia. Solo ieri, era emerso che il partito fondato da Silvio Berlusconi aveva presentato un emendamento al decreto Anticipi chiedendo una proroga fino a giugno 2024 per il superbonus. Ma oggi l'ipotesi è stata subito cancellata dal governo, con l'annuncio che le modifiche al decreto dovranno essere "a saldi invariati", cioè senza costi aggiuntivi per lo Stato.
La proposta di Forza Italia era questa: prolungare di sei mesi, fino al 30 giugno 2024, la possibilità di usufruire del superbonus al 90%. I beneficiari sarebbero stati i condomini in cui i lavori erano completati almeno al 60% entro il 31 dicembre 2023. L'alternativa, per questi cantieri, è concludere i lavori in fretta entro il 2023 per avere uno sconto fiscale più alto, oppure finire nel 2024 con un'aliquota più bassa. Il costo stimato sarebbe stato di 220 milioni di euro all'anno per i prossimi quattro anni.
Una proposta simile era stata presentata anche dal Movimento 5 stelle e dal Pd. Stamattina il sottosegretario all'Economia Freni e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani hanno fatto sapere alla commissione Bilancio del Senato, che stava lavorando sul decreto, che tutti gli emendamenti avrebbero dovuto essere "a saldi invariati". Ci saranno poche e piccole eccezioni, che potranno sfruttare un fondo di dotazione parlamentare da 100 milioni di euro in tutto. Ben lontano dai fondi necessari per prorogare il superbonus.
Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 stelle in Senato e componente della commissione Bilancio, ha risposto a Fanpage.it spiegando che "servirebbe senz'altro una proroga nel 2024, per garantire il completamento ordinato di lavori che hanno già i requisiti del superbonus. Significa semplicemente consentire un tempo maggiore per concludere l'intervento, e ha oneri finanziari limitatissimi: il superbonus crea debito pubblico proprio nel momento in cui si forma il credito, visto come è stato riclassificato da Eurostat, perciò l'impatto è minimo".
Poi ha aggiunto la stoccata: "Noi sosterremo i nostri emendamenti, ma ovviamente sosterremo anche quello di Forza Italia". Alla domanda se il centrodestra si sia spaccato sul tema del superbonus, ha risposto: "Forza Italia mi risulta essere ancora una forza politica di maggioranza, anche se comincio a dubitarne…". Nelle prossime settimane, "sarà interessante vedere come si comporteranno in commissione i colleghi di Forza Italia, e penso anche anche ad alcuni colleghi della Lega, che da sempre hanno sostenuto il superbonus". Ma il discorso, ha detto Patuanelli, è più ampio: "È impensabile che la legge di bilancio sia inemendabile da parte della maggioranza, e che un decreto come il dl Anticipi non abbia fondi. La forzatura di fatto significa che saranno stralciati tutti gli emendamenti sul tema: bocciati quelli delle opposizioni, e immagino ritirati quelli di maggioranza"-