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Superbonus, Forza Italia chiede di nuovo proroga per condomini fino a giugno 2024 e va contro Meloni

Forza Italia ha proposto di prorogare il superbonus al 90% fino a giugno2024, per i condomini che hanno completato il 60% dei lavori entro il 31 dicembre 2023. Non è la prima volta che FI fa una proposta simile, ma appare probabile che il governo la boccerà di nuovo.
A cura di Luca Pons
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Forza Italia ha presentato una nuova richiesta di prorogare il superbonus edilizio nel 2024. Si tratterebbe di un prolungamento di sei mesi, fino al 30 giugno 2024, dedicato ai condomini in cui è stato completato il 60% dei lavori entro il 31 dicembre di quest'anno. Tuttavia, la proposta deve affrontare l'ostilità aperta del resta della maggioranza: Giorgia Meloni ha già chiarito che ritiene il superbonus una misura dannosa, e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato più volte che il governo non intende prorogarlo.

Cosa prevede la proposta di Forza Italia per la proroga del superbonus

Il testo della modifica prevederebbe un prolungamento del bonus al 90% per un periodo di sei mesi, fino al 30 giugno 2024. Potrebbero ottenerlo tutti quei condomini in cui i lavori sono completati almeno al 60% entro la data del 31 dicembre 2023: per dimostrarlo, si dovrebbe presentare una nuova attestazione sullo stato di avanzamento dei lavori.

La proposta di Forza Italia è arrivata sotto forma di un emendamento al decreto Anticipi, che in questo momento si trova in commissione Bilancio al Senato. A firmarlo è stata la capogruppo Licia Ronzulli. Non è la prima volta che FI chiede una proroga: lo aveva già fatto a settembre con il decreto Asset, ma l'emendamento era stato bocciato. Ora, il partito di Antonio Tajani ci prova di nuovo. Non può farlo con un emendamento alla manovra, visto che i leader del centrodestra si sono messi d'accordo sul non presentare nessuna proposta di modifica al testo. Perciò, ecco l'intervento sul dl Anticipi.

La proroga non sarebbe una modifica di poco conto, ma un intervento sostanziale. La stima di Forza Italia è che costerebbe circa 220 milioni di euro all'anno per i prossimi quattro anni, per un totale che sfiora i 900 milioni di euro. Questo andrebbe compensato con un rialzo fortissimo della web tax, cioè l'imposta pagata soprattutto dalle grandi aziende social e dell'economia digitale sui ricavi dalle pubblicità online: la tassa dovrebbe salire dal 3% al 15%.

Perché il governo Meloni potrebbe bocciare il rinnovo

Il decreto deve arrivare in Aula tra tre settimane, quindi c'è tempo per discutere la proposta. Emendamenti simili sono stati depositati anche da Movimento 5 stelle, Partito democratico e Alleanza Sinistra-Verdi. Sembra però molto difficile che il resto della maggioranza concederà a Forza Italia di prolungare il bonus. Il partito fondato da Silvio Berlusconi si è sempre dedicato al tema della casa e agli interessi dei proprietari, e in questa manovra ha già dovuto accettare un rialzo (anche se limitato) della cedolare secca. Ma il resto del governo Meloni ha attaccato più e più volte il superbonus 110%, nell'ultimo anno. Infatti, con la manovra ha aumentato le tasse per chi vende una casa dopo averlo utilizzato.

Giorgia Meloni e il suo ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno affermato a più riprese che il superbonus è tra le cause principali del dissesto economico dell'Italia, e che non c'è nessuna intenzione di prorogarlo. La presidente del Consiglio l'ha definito un "disastro" e "la più grande truffa ai danni dello Stato". In questa situazione, quindi, sembra molto difficile che Forza Italia otterrà una proroga, anche limitata.

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