Superbonus 110, le ultime notizie

Superbonus, Fdi chiede una proroga per i condomini: “Ascoltare grido di dolore delle famiglie”

Si avvicina la scadenza delle attuali regole per accedere al Superbonus. Dal 2024, la maxi-detrazione al 110 percento subirà un taglio drastico, anche per i condomini che hanno lavori in corso. La questione agita le acque della maggioranza e dopo Forza Italia, anche da Fratelli d’Italia – il partito della premier Meloni – si alzano voci per chiedere una proroga. Ma il ministro dell’Economia Giorgetti rimane cauto perché teme l’impatto sui conti pubblici.
A cura di Marco Billeci
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Dopo Forza Italia, anche Fratelli d'Italia esce allo scoperto nella maggioranza e chiede al governo di prorogare, oltre il 31 dicembre 2023, il Superbonus per i condomini che hanno lavori in corso. L'occasione è l'audizione in commissione Bilancio al Senato sulla manovra del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. È in questa sede che prima la senatrice meloniana Lavinia Mennuni e poi il collega di partito Guido Liris avanzano la richiesta a Giorgetti. Nella replica, il ministro però ricorda che "Il Superbonus continua a essere un emorragia di denaro per la finanza pubblica".

Allo stato attuale, la maxidetrazione del 110 percento scenderà nel 2024 al 70 (e al 65 nel 2025), per i lavori di efficientamento dei condomini, che hanno dato il via ai cantieri entro il 25 novembre 2022. Stesso destino per gli edifici la cui ristrutturazione è iniziata dal 1 gennaio 2023, che oggi godono di una detrazione al 90 percento. In entrambi i casi, cesserà la possibilità di applicare lo sconto in fattura o la cessione del credito. Secondo le associazioni dei costruttori, queste condizioni renderanno in moltissimi casi di fatto impossibile il proseguo dei lavori.

Le richieste di proroga del Superbonus

Il governo, soprattutto per bocca del ministro dell'Economia Giorgetti, si è detto sempre contrario a prorogare le regole oggi in vigore, anche per il 2024. Per il titolare del Mef, è impossibile continuare a sostenere il costo di una misura che – secondo le stime dell'esecutivo – pesa già sulle casse dello Stato, per ben oltre 100 miliardi di euro (anche se sulle cifre reali la disputa è aperta). Nelle ultime settimane, tuttavia, è aumentato il pressing, per chiedere una deroga, almeno sui lavori in stato avanzato. Alle voci delle sigle di categoria e delle opposizioni, si è aggiunta quella di Forza Italia, che ha presentato emendamenti al decreto Anticipi, per chiedere una proroga del 110 percento, fino al 30 giugno 2024, per i lavori nei condomini che abbiano raggiunto almeno il 60 percento di realizzazione.

Le proposte di Forza Italia sono state bocciate. Ma adesso, come anticipato, il tema viene rilanciato direttamente dal partito della premier Meloni. Spiega a Fanpage.it la senatrice di Fdi Lavinia Mennuni: "Dobbiamo considerare le esigenze di moltissime famiglie, che hanno iniziato la ristrutturazione nei condomini e che stanno faticando a concluderli, questo è un grave danno". Mennuni concorda nel ritenere il Superbonus "un frutto avvelenato per le casse dello Stato, ereditato dalle precedenti legislature". Ma prosegue: "C'è un vero e proprio grido di dolore, che non possiamo non ascoltare. Dobbiamo dare ascolto a decine di migliaia di famiglie che ci chiedono un supporto, per finire lavori, che sono prossimi alla chiusura, ma rischiano di non essere terminati".

Mennuni non si spinge a definire nei dettagli, quale possa essere il punto di caduta della vicenda. In ogni caso esclude che, per arrivare alla proroga del Superbonus, possa essere messo in atto un blitz delle forze di maggioranza in Senato, contro il parere del governo. "Deve essere l'esecutivo a trovare la metodologia migliore, io ho voluto porre la questione al ministro e spero che in queste settimane  si riesca a trovare la soluzione adeguata.

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