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Superbonus e catasto, partono i controlli sulle rendite: entro fine mese 10mila lettere dal Fisco

L’Agenzia delle Entrate ha avviato i controlli sulle rendite catastali dopo i lavori finanziati con il Superbonus. Entro fine mese, saranno inviate 10mila lettere ai proprietari di immobili con anomalie, chiedendo chiarimenti sulle variazioni catastali non dichiarate.
A cura di Francesca Moriero
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L'Agenzia delle Entrate ha avviato un'ampia operazione di verifica per controllare che le rendite catastali degli immobili ristrutturati con il Superbonus siano state adeguatamente aggiornate; il primo passo sarà l'invio di circa 10mila lettere ai contribuenti i cui immobili risultano ancora con rendita pari a zero, nonostante abbiano beneficiato degli incentivi fiscali per lavori di ristrutturazione. Questa iniziativa non si traduce automaticamente in sanzioni, ma rappresenterebbe un primo invito a regolarizzare eventuali situazioni anomale. L'obiettivo sarebbe quello di incentivare i proprietari a mettersi in regola prima che scattino eventuali accertamenti più approfonditi.

Chi riceverà le lettere dell’Agenzia delle Entrate

I primi controlli si concentreranno su casi eclatanti, ovvero su immobili che hanno ottenuto il Superbonus ma che, sulla carta, risultano ancora allo stato di rudere, in corso di costruzione o con rendita catastale pari a zero. Le province con il maggior numero di lettere in arrivo sono:

  • Napoli, in testa alla classifica con il numero più alto di casi sospetti.
  • Reggio Calabria, Roma e Treviso, che seguono per quantità di immobili segnalati.
  • Bari, Cosenza, Frosinone e Messina, anch’esse interessate dai controlli.

Anche se le lettere saranno distribuite su tutto il territorio nazionale, queste aree risultano essere quelle con la maggiore concentrazione di immobili ritenuti anomali.

Come funzionano i controlli sulle rendite catastali

L'Agenzia delle Entrate incrocerà i dati catastali con quelli relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura richiesto per il Superbonus a partire dal 2020; l'attenzione sarà rivolta soprattutto agli immobili che hanno ricevuto ingenti somme per lavori di ristrutturazione ma che non hanno visto alcun aggiornamento della rendita catastale. Un esempio pratico: se un proprietario ha usufruito del Superbonus per un intervento da 100mila euro, ma la rendita catastale del suo immobile risulta ancora pari a zero, è probabile che riceva una lettera di compliance dal Fisco. Chi riceve la comunicazione non sarà obbligato poi a modificare immediatamente la rendita catastale, ma dovrà fornire spiegazioni valide; se le giustificazioni non saranno sufficienti, l'Agenzia a quel punto potrà avviare accertamenti più approfonditi, con il rischio di sanzioni per chi non si mette in regola.

Come rispondere alla lettera dell'Agenzia delle Entrate

I contribuenti che riceveranno l'avviso avranno diverse possibilità di risposta:

  • Correggere la rendita catastale, se riconoscono che non è stata aggiornata dopo i lavori.
  • Fornire documentazione giustificativa, dimostrando che l’immobile non ha subito modifiche tali da richiedere un aggiornamento catastale.
  • Consultare un tecnico esperto, come un geometra o un ingegnere, per verificare la propria posizione e valutare se è necessario un adeguamento.

Per agevolare il dialogo con i contribuenti, l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione una sezione dedicata sul proprio sito, con FAQ, moduli di risposta e istruzioni dettagliate su come procedere.

Obiettivo: favorire la regolarizzazione spontanea

L'invio delle lettere non ha lo scopo di sanzionare immediatamente i contribuenti, ma di avviare un dialogo per favorire la regolarizzazione spontanea. Il meccanismo delle lettere di compliance è pensato per permettere ai proprietari di immobili di correggere eventuali irregolarità senza incorrere in multe o sanzioni immediate.

Inoltre, per chi ritiene di essere nel giusto, sarà possibile presentare osservazioni e chiarimenti direttamente all'Agenzia delle Entrate, attraverso il servizio online "Consegna documenti e istanze" disponibile nell'area riservata del sito ufficiale.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

L'invio delle prime 10mila lettere rappresenterebbe solo la prima fase dei controlli. In futuro, le verifiche si estenderanno infatti anche ad altri immobili che presentano anomalie catastali meno evidenti. Parallelamente, sarà avviata una campagna informativa rivolta a cittadini e professionisti, con guide pratiche e strumenti per facilitare la gestione delle pratiche catastali.

L'obiettivo finale sarebbe quello di rendere il sistema catastale più trasparente ed evitare che immobili ristrutturati con fondi pubblici continuino a risultare con rendite non aggiornate. Per i contribuenti, questo, rappresenterebbe quindi "un'opportunità per mettersi in regola" senza incorrere in sanzioni più pesanti in futuro.

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