Superbonus 110%, verso la proroga di tre mesi per i condomini: come cambia l’incentivo dal 2024
Il superbonus 110% è destinato a diventare un incentivo rivolto a gruppi sempre più ristretti di persone. Come previsto dalla legge di riferimento, già nel 2023 si è passati al superbonus 90%, un taglio compensato in parte da una serie di altri bonus edilizi, ma ci sono state alcune eccezioni: ad esempio, hanno avuto accesso al 110% le abitazioni unifamiliari (come le villette a schiera) che avevano completato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022. Anche i condomini hanno potuto usufruire dello sconto fiscale al 110% se avevano deliberato in assemblea il via libera ai lavori alla data del 25 novembre 2022. Un modello simile potrebbe essere riproposto nel 2024, con una proroga di tre mesi per i condomini che rispettino precisi requisiti.
Come cambierà il superbonus 110% nel 2024 e a chi serve la proroga
Al momento, la normativa prevede che l'aliquota del superbonus passi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Visto l'ostilità del governo Meloni nei confronti della misura – il ministro Giorgetti ha detto che a pensarci gli viene "il mal di pancia" per il pesante impatto che ha sui conti pubblici – è improbabile che questa percentuale sarà alzata. Anzi, potrebbe essere ulteriormente ridotta ed è possibile che vengano aggiunti ulteriori paletti, come una soglia di reddito per utilizzare il bonus.
C'è, però, la questione di chi ha già iniziato gli interventi edilizi nel 2022 e ora si trova in ritardo. Ad esempio, quei condomini che possono usufruire del 110% fino al 31 dicembre 2023 ma potrebbero non riuscire a ultimare i lavori entro quella data.
Ipotesi proroga di tre mesi per i condomini: i requisiti
L'ipotesi allo studio del governo, quindi, sarebbe quella di una proroga di tre mesi del superbonus 110%, rivolta ai condomini che si trovano in questa specifica situazione. Secondo i dati dell'agenzia Enea al 31 agosto 2023 le detrazioni maturate a carico dello Stato per i lavori completati valgono 34,6 miliardi di euro, mentre sono ancora in corso lavori per altri 12,3 miliardi di euro circa (ma si tratta di tutti i condomini, non solo quelli che rispettano i criteri per accedere ancora al 110% invece del 90%).
Come avvenuto quest'anno, anche l'ipotetica proroga di tre mesi nel 2024 per il superbonus 110% sarebbe legata a una percentuale di completamento dei lavori. Nel 2023, come detto, hanno potuto usare la massima percentuale di sconto quei condomini che avevano presentato la Cilas e approvato i lavori in assemblea entro il 25 novembre 2022. Per le villette unifamiliari, invece, è stata decisa percentuale di lavori che doveva già essere stata completata. Una possibilità è che per il 2024 si fissi una soglia tra il 60% e il 70% di completamento dei lavori per i condomini, con una data di riferimento ancora da stabilire.
Resta da vedere se sarà anche aggiunto un requisito relativo al reddito, o se tutti i lavori già in stato avanzato potranno continuare a usufruire del 110% a prescindere dall'Isee di chi li ha commissionati. Per il superbonus 90%, quest'anno, è stato inserito un tetto Isee a 15mila euro relativamente ai lavori nelle villette unifamiliari.