Superbonus 110%, salta la proroga per i condomini: bocciati tutti gli emendamenti al decreto Asset
Salta dal dl Asset, la cui legge di conversione è attualmente in discussione al Senato, la proroga chiesta per il Superbonus 110%, per i lavori in corso nei condomini. E Forza Italia deve ingoiare il rospo. Del resto il ministro dell'Economia Giorgetti era stato chiaro due settimane fa: "Non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute", mandando così un messaggio agli alleati in maggioranza, che avevano chiesto di far slittare la scadenza della misura fissata a fine anno. A partire da gennaio 2024 il Superbonus sarà tagliato dal 90 al 70 per cento.
Forza Italia, con un emendamento al dl Asset a firma Paroli, puntava a una proroga di sei mesi, fino al 30 giugno 2024, del Superbonus per i condomini, a patto che questi avessero completato almeno il 30% dei lavori entro il 31 dicembre di quest'anno. Bocciata la proroga dei lavori condominiali al 30 giugno, ma anche un emendamento di opposizione che chiedeva una proroga al 31 dicembre 2024 per i lavori nei condomini, ad oggi fermi.
"Abbiamo appena concluso i lavori delle commissioni ottava e nona del Senato con un risultato pessimo per gli italiani: governo e maggioranza hanno bocciato tutti gli emendamenti in materia di Superbonus", hanno spiegato ieri i senatori del Pd, Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto.
"A nulla sono serviti – proseguono i senatori Dem – gli appelli forti non solo di migliaia di cittadini e lavoratori preoccupati, ma anche di rappresentanti di categorie economiche come l'Ance – continuano – considerata testualmente dal governo come portatrice di interessi tra tanti: governo e maggioranza sono sordi davanti alle difficoltà che mettono in ginocchio famiglie e imprese. Con un nostro emendamento avevamo chiesto una proroga necessaria al 31 dicembre 2024 per i lavori nei condomini, a oggi bloccati, che è stato bocciato. Medesima sorte addirittura per gli emendamenti della maggioranza che prevedevano una proroga al 30 giugno 2024. Tutto questo mentre la questione dei crediti incagliati mette in ginocchio esodati del superbonus e imprenditori onesti che si sono fidati dello Stato ma sono oramai relegati, sempre più, nel totale disinteresse del governo". Quindi concludono: "Si chiude così l'ennesimo giornata di lavori parlamentari nella quale le legittime aspettative di un intero comparto sono state ancora una volta mortificate e tradite".