Superbonus 110, ipotesi proroga per i condomini: le ultime novità sul tavolo del governo per la Manovra
Il Superbonus 110% è nuovamente al centro della discussione politica. Dopo che in questi giorni diversi esponenti del governo l'hanno più volte criticato, sul tavolo di Palazzo Chigi è arrivata la richiesta di una proroga del bonus edilizio. Il pressing arriverebbe da tutti quei condomini che non riusciranno a completare i lavori entro la fine dell'anno, anche se non ci sono numeri certi sui cantieri che questa modifica riguarderebbe.
Proroga per chi ha eseguito almeno il 60% dei lavori, ma solo per i condomini
Non ci sono ancora certezze e nulla è ancora stato deciso, ma al Mef sarebbe stato chiesto di prorogare la durata della misura oltre la fine del 2023 per tutti i lavori che sono già almeno al 60% del processo di realizzazione. Tuttavia, questa modifica riguarderebbe solo i condomini, mentre le villette risulterebbero escluse.
Questo significherebbe che solo i cantieri con uno stato di avanzato dei lavori potranno usufruire a pieno del rimborso da parte dello Stato, mentre per tutti i restanti – come deciso dall'ultima legge di Bilancio e dalle successive modifiche – l'incentivo andrà a ridursi progressivamente dal 70% del 2024, poi a scalare di 5 punti percentuali di anno in anno. Le eccezioni saranno gli edifici colpiti dai terremoti dal 2009 in poi, che potranno ancora usufruire del rimborso del 110% per i prossimi due anni, e quelli delle zone alluvionate, che avranno la garanzia del bonus fino a dicembre 2023.
Quanto è costato il Superbonus allo Stato
Parlando della misura, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha detto che solo a pensarci gli viene il "mal di pancia". Infatti, il titolare di via XX Settembre ha più volte ribadito che la misura approvata dal governo Conte II sarebbe stata d'intralcio per la nuova manovra finanziaria: "Questo governo ha pagato 20 miliardi e altri 80 rimangono da pagare: la cena l'han già mangiata tutti e si sono alzati, a noi resta da pagare il conto che va nel patto di stabilità del 2024, 2025, 2026".
Come ha spiegato il sottosegretario all'Economia Federico Freni durante il Forum Ambrosetti, ad oggi su 130 miliardi di euro di crediti ceduti per il Superbonus solo 21 sono stati portati in compensazione, cioè rimborsati dallo Stato: quindi, ne resterebbero ancora 109 miliardi. Invece, Giovanbattista Fazzolari – sottosegretario alla presidenza del Consiglio – ha ricordato che la spesa finale per la misura è stata ben superiore a quanto previsto: "Erano previsti 36 miliardi di spesa e considerando il complesso dei bonus edilizi introdotti dal governo Conte due siamo a oltre 140 miliardi [contando i 12 miliardi di frodi, ndr]".
Il leader pentastellato Giuseppe Conte, allora presidente del Consiglio quando fu approvato il Superbonus, ha voluto precisare che il costo della misura ha comunque avuto degli effetti positivi: "Il Superbonus al 31 gennaio di quest'anno ha generato quasi 1 milione di nuovi occupati con un risparmio per le famiglie di 964 euro e tonnellate di C02 tagliate".