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Superbonus 110, le ultime notizie

Superbonus 110, cosa succede ora e quali sono le soluzioni in arrivo per il 2024

Il ministro leghista dell’Economia apre alla possibilità di un intervento in extremis sul Superbonus: “Si farà solo qualcosa nei limiti in cui non venga pregiudicato l’equilibrio generale dei conti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una svolta potrebbe arrivare dopo Natale. Sul problema del Superbonus 110, che dopo la scadenza della misura fissata al 31 dicembre 2023 potrebbe significare guai per famiglie e imprese, che si troveranno a fare i conti con cantieri incompleti nei condomini (la detrazione passa al 70% dal 2024), è ancora in corso un braccio di ferro nella maggioranza, con Forza Italia sempre più in pressing.

Il ministro dell'Economia Giorgetti (Lega) ha lasciato intendere che la questione potrebbe non essere chiusa, anche se in manovra non è stata inserita alcuna proroga. Sul Superbonus "spero per mercoledì di avere i dati aggiornati e in base alla politica del ministero dell'Economia dirò fino a che punto potremo tutelare le situazioni più fragili", ha detto oggi il titolare del Tesoro, che il 27 dicembre, su richiesta delle opposizioni, sarà presente in Commissione bilancio alla Camera. "Però devo ricordare – ha aggiunto Giorgetti intervistato da Il Giornale – che ogni mese di Superbonus ha un costo enorme, insostenibile in termini di finanza pubblica. Si farà solo qualcosa nei limiti in cui non venga pregiudicato l'equilibrio generale dei conti". Un intervento insomma è atteso, ma probabilmente non si tratterà di una vera e propria proroga.

"Serve buonsenso. Non bisogna penalizzare le persone oneste che hanno rispettato le regole", ha detto oggi il ministro Antonio Tajani tornando a parlare del dossier  e, in un'intervista al Messaggero, ha ribadito che "per chi ha già raggiunto almeno il 70% dei lavori serve una mini-proroga di pochi mesi per completarli. Naturalmente cosa diversa è chi ha truffato e rubato i soldi per mancanza di controlli".

E a chi gli domanda se si tratti solo della posizione ‘azzurra' o del governo, il vicepremier e segretario FI ha risposto così: "Ci siamo lavorando. Gutta cavat lapidem…".

Superbonus 110: ecco cosa potrebbe cambiare

Si pensa piuttosto a un decreto ad hoc, che potrebbe arrivare sul tavolo del Cdm del 28 dicembre, che preveda un Sal (Stato avanzamento lavori) straordinario al 31 dicembre per i lavori effettuati con il Superbonus entro quest'anno. Non si tratta dunque della possibilità di aprire nuovi cantieri con l'aliquota al 110, ma l'idea sarebbe quella di concedere tempo in più, per certificare i lavori fino all’ultimo giorno utile di quest'anno, per i quali sarebbe possibile ottenere la detrazione del 110%.

In pratica, visto che le fatture sono rimborsate in blocco solo ad ogni Stato avanzamento lavori (o Sal) superato, i lavori effettuati negli ultimi mesi del 2023 che non raggiungono la soglia di uno dei tre Sal previsti (30%-30%-40%) rischiano di non rientrare nel 110%. È proprio per dare una risposta questi cantieri che si pensa a una finestra per scontare le fatture del 2023, che copra tutti i lavori degli ultimi mesi dell'anno.

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