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Super Green pass, stretta del Viminale sui controlli nei weekend e a Natale: la nuova circolare

Nella circolare del Viminale inviata ieri ai prefetti, in vista dell’entrata in vigore del decreto sul Super Green pass, si prevede un’intensificazione dei controlli.
A cura di Annalisa Cangemi
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Con il decreto legge 26 novembre 2021 dal prossimo 6 dicembre, e fino al 15 gennaio, entra il vigore in tutta Italia il Super green pass, che sarà richiesto in molti luoghi di svago e in diverse attività ricreative, come bar e ristoranti, discoteche, cinema, teatri, stadi. Sui mezzi pubblici invece verrà richiesto il Green pass base, cioè quello che prevede il tampone obbligatorio. Il nodo dei controlli è stato affrontato nei giorni scorsi dal ministero dell'Interno, in un incontro con i prefetti.

"L'osservanza delle nuove disposizioni finalizzate al contenimento della pandemia è la vera chiave per rafforzare le primarie esigenze di tutela della salute pubblica e per non vanificare gli sforzi già compiuti in tale direzione, scongiurando cosi' il ripristino delle più restrittive misure introdotte in passato e il rallentamento del processo di ripresa dell'economia nazionale", recita la circolare inviata ai prefetti dal Viminale con riferimento al decreto legge 26 novembre 2021 recante "misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid 19".

La stretta nei weekend e per Natale e Capodanno

"Risulta evidente come l'esigenza di potenziare le attività di verifica, di cui occorre tenere presente l'ampio spettro, riguardante sia i diversi ambiti di applicazione del Green pass sia l'insieme delle altre misure di contenimento epidemiologico – si legge nel documento -, si ponga soprattutto in concomitanza dei fine settimana, contrassegnati da un movimento di persone segnatamente più elevato. L'intensificazione dei servizi andrà dunque particolarmente curata nelle aree urbane con maggiore concentrazione di esercizi commerciali e in quelle caratterizzate dal fenomeno della movida. Secondo la stessa logica implementativa, andranno altresì programmati servizi di controllo collegati alle festività natalizie e di fine anno".

I controlli per il trasporto pubblico locale

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, saranno Polizia di Stato e Carabinieri a dover "indirizzare le rispettive attività" di controllo del possesso del Green pass, che sui mezzi pubblici prevede anche l'utilizzo del tampone, "con riguardo sia alle linee di superficie che a quelle metropolitane". Ma al tempo stesso appare "decisiva la rilevanza del contributo degli enti gestori, in particolare attraverso il proprio personale addetto alle verifiche, in possesso della qualifica di incaricato di pubblico servizio", specifica la circolare.
In entrambi i casi "sul piano operativo si raccomanda che le modalità esecutive dei controlli – la cui flessibilità e adattabilità ai vari contesti trova conferma nella previsione che ne consente l'effettuazione anche a campione – non compromettano le esigenze di fluidità del servizio, soprattutto allo scopo di scongiurare, specie nel trasporto pubblico locale di superficie, possibili assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico".

Anche al ristorante controlli della polizia

"Nel settore degli esercizi pubblici e della ristorazione, di sicuro rilievo è da considerare l'attività di controllo della Polizia Municipale", si legge ancora nella circolare del Viminale. Inoltre, "Allo scopo di evitare sovrapposizione delle attività con le altre forze di polizia, in particolare della Guardia di Finanza, e rendere più efficace ed efficiente l'azione di controllo, si sottolinea l'esigenza che i rispettivi servizi in tale ambito siano oggetto di attenta pianificazione".

Obbligo vaccinale al lavoro: cosa succede a chi non è in regola

Nella stessa circolare inviata ai prefetti il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha ricordato che dal 15 dicembre l'obbligo vaccinale anti Covid "viene esteso, tra l'altro, al personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché a quello della polizia locale. Si evidenzia che la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative dei soggetti obbligati, con la conseguenza che l'eventuale inadempimento determina l'immediata sospensione dal servizio, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Durante il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento".

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