Super green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, il piano di Draghi per convincere i no vax
Domani il governo si riunirà ancora in Consiglio dei ministri, per varare il terzo decreto in due settimane. In quattordici giorni il super green pass è stato reso obbligatorio quasi ovunque, anche se le misure scattano a partire dal 10 gennaio. Nell'incontro del 5 gennaio (o al massimo del 7), Draghi proverà a convincere tutti dell'indispensabilità – in questa fase – dell'introduzione della certificazione verde rafforzata per tutti i lavoratori. Le perplessità arrivano dai membri gialloverdi al governo: da un lato Giancarlo Giorgetti, che tuona contro l'idea del 2G alla tedesca (solo vaccinati e guariti), dall'altro Stefano Patuanelli, che chiede al presidente del Consiglio un'alternativa (ad esempio lo smart working). Tutti gli altri, dal Partito Democratico a Forza Italia, passando dal ministro Speranza, sono a favore della svolta proposta da Draghi per frenare la nuova ondata di casi fortemente condizionata da Omicron. Sono d'accordo, in realtà, anche le Regioni, con quelle leghiste in prima fila. Mentre dai sindacati continuano a chiedere l'obbligo vaccinale per legge per tutti.
Stringere ora per cercare di contenere i danni e uscirne prima possibile senza danneggiare la crescita economica. È questo l'obiettivo di Draghi, che conti alla mano vuole provare a convincere quei due milioni e mezzo di no vax che lavorano. Secondo le stime governative, infatti, circa la metà di coloro che ancora non hanno ricevuto neanche la prima dose di vaccino contro il Covid ha un impiego.
Dal punto di vista tecnico il super green pass ha già una struttura con un impianto sanzionatorio, che resterebbe lo stesso: stop allo stipendio e conservazione del posto di lavoro (ammesso che sia indeterminato). Con l'introduzione dell'obbligo vaccinale, invece, bisognerebbe capire come impostare le sanzioni. Il tempo per scrivere il decreto, però, sembra poco. Soprattutto perché non c'è accordo a livello politico e Draghi dovrà compiere l'ennesimo lavoro di sintesi della sua esperienza a Palazzo Chigi.
Se il presidente del Consiglio dovesse convincere tutti, o semplicemente decidere di abbassare la testa e tirare dritto per la sua strada, il decreto che obbliga i lavoratori ad avere il super green pass – e cioè a essere guariti o vaccinati contro il Covid – potrebbe essere chiuso già entro domani, o al più tardi venerdì. Difficile – o meglio, impossibile – che le nuove norme entrino in vigore già lunedì 10 gennaio, quando verrà esteso l'obbligo di super green pass a tutta una serie di nuove attività. Se l'annuncio dovesse arrivare in settimana, l'obbligo sul lavoro potrebbe scattare – realisticamente – da inizio febbraio, o comunque non prima di un paio di settimane. L'obiettivo è piegare la curva dei contagi prima possibile, con il picco atteso per metà gennaio.