Super Green Pass, emendamento Lega in contrasto con il governo per eliminarlo dopo il 31 marzo
Il Super Green Pass, la certificazione verde che si ottiene solo dopo il vaccino o la guarigione dal Covid (quindi non con un semplice tampone), potrebbe rimanere anche oltre il 31 marzo, quando verrà superato lo stato d'emergenza. È questo l'orientamento del governo e in particolare del ministero della Salute.
La Lega ha presentato però in commissione Affari sociali alla Camera un emendamento per eliminare il certificato già da aprile. Sul provvedimento c'è la convergenza anche delle opposizioni, Fratelli d'Italia e L'Alternativa c'è. Ancora una volta la Lega si pone quindi in contrasto con la maggioranza di governo, nonostante i moniti lanciati nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Draghi ai partiti.
Nella commissione Affari sociali è all'esame il decreto legge Covid, che introduce l'obbligo vaccinale per gli over 50, valido fino a giugno. La proposta che bloccherebbe l'utilizzo del Green Pass rafforzato con lo scadere dello stato di emergenza il 31 marzo è stata accantonata, su decisione della relatrice del dl Covid Elena Carnevali del Pd, e verrà messa in votazione nel pomeriggio. Inizialmente era circolata la notizia della bocciatura dell'emendamento, subito smentita dall'onorevole Claudio Borghi (Lega): "Sono in ospedale e non alla Camera ma smentisco le agenzie che hanno indicato come bocciato l'emendamento per l'abolizione del Green Pass in commissione XII. L'emendamento è stato accantonato e deve ancora essere votato".
I lavori sono stati sospesi, proprio per lo scontro in commissione, e riprenderanno dopo le votazioni sulla fiducia al decreto Milleproroghe in Aula a Montecitorio. Dovrebbe inoltre tenersi una riunione di maggioranza sugli emendamenti che autorizzerebbero anche le Parafarmacie ad effettuare i tamponi anti-Covid.
Ma le scintille tra governo e Carroccio non sono finite qui: la Lega, stando a quanto viene riferito all'AdnKronos, prima si è smarcata dalla maggioranza votando un emendamento di Fdi e Alternativa sulla discriminazione tra studenti vaccinati e no, a proposito della didattica a distanza e della quarantena a scuola, e poi ha chiesto di mettere in votazione i propri emendamenti, anche se con parere contrario del governo.