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Super Green Pass a lavoro, scuola e smart working: le decisioni sul tavolo del Cdm oggi

Super Green Pass esteso a tutti i luoghi di lavoro (oppure per fasce di età), possibilità di ricorrere in modo flessibile allo smart working sia nel pubblico che nel privato, nuove misure per la scuola in presenza. Ecco di cosa discuterà oggi il Consiglio dei ministri.
A cura di Annalisa Girardi
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Non accenna a piegarsi la curva dei contagi Covid. Anzi, ieri con oltre 170 mila nuovi casi è stato raggiunto un nuovo record dall'inizio della pandemia. E il governo è pronto a introdurre nuove misure per far fronte alla quarta ondata, a partire dal Super Green Pass a lavoro. Si tratta si un'estensione della Certificazione Covid di cui si era parlato già alla fine del 2021, quando il governo aveva deciso di cambiare le regole sul suo utilizzo per arginare Omicron, ma che non aveva trovato intesa all'interno della maggioranza. Ora però, con i contagi che continuano ad aumentare, il governo sembrerebbe deciso a intervenire. Ecco di cosa discuterà oggi il Consiglio dei ministri. 

Super Green Pass a lavoro, le ipotesi sul tavolo

In questi giorni si era anche tornati parlare di obbligo vaccinale, ma su questo tema le forze politiche che siedono nel governo sono assolutamente divise. Anche se in molti restano convinti che quello sarà il punto di arrivo, per ora si sarebbe deciso di agire chiedendo il Super Green Pass obbligatorio ai lavoratori. Non è ancora chiaro, però, se la nuova norma riguarderà solamente quelli a contatto con il pubblico o sarà generalizzata a tutto il mondo del lavoro.

Un'altra possibilità, emersa stamattina nella stampa, sarebbe quella di fare distinzioni a seconda dell'età. Si parlerebbe quindi di inserire l'obbligo di Super Green Pass a lavoro solamente per gli over 60, la categoria più a rischio di malattia severa o decesso in caso di infezione. In questo caso si tratterebbe, tenendo conto dell'età pensionabile, di richiedere la Certificazione Covid a una fascia tra i 60 e i 67 anni.

Il Comitato tecnico scientifico, ad ogni modo, si sarebbe dichiarato a favore del Super Green Pass ai lavoratori, sottolinenando che nel nostro Paese ci sono ancora moltissimi adulti non vaccinati. Anche Forza Italia ieri sera ha chiesto che si proceda per un'estensione generalizzata a tutti i luoghi di lavoro per mettere in sicurezza il Paese e la ripresa economica.

Cosa cambia per lo smart working

Si dovrebbe anche parlare di smart working in questo Consiglio dei ministri, nonostante ieri il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante l'incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrebbe espresso la volontà di mantenere gli uffici pubblici così come sono, con i dipendenti in presenza. Oggi comunque, si potrebbe decidere di ricorrere a una forma flessibile che intensifichi il lavoro agile sia nel settore pubblico che nel privato laddove possibile, senza però aggiungere interventi normativi al quadro in essere. Il lavoro in presenza, sempre secondo le prime anticipazioni di stampa, dovrebbe comunque restare la forma prevalente (almeno il 50%).

Le novità in arrivo per la scuola

Un altro grande tema che concentrerà l'attenzione del governo oggi è quello del ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale. Da calendario, gli studenti dovrebbe rientrare in classe il prossimo 10 gennaio, ma diversi governatori e anche i presidi hanno espresso non poche preoccupazioni, visto l'andamento dei contagi e tenendo conto dei numeri che si stanno registrando nella fascia in età scolastica, dove sono ancora molti i bambini o ragazzi che devono ancora essere vaccinati. Dopo l'incontro con i sindacati di ieri il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha ribadito che si torna a scuola il 10 gennaio come previsto. Non è escluso, però, che per difendere la scuola in presenza si introducano ulteriori misure. Si valuterà la proposta delle Regioni, avanzata ieri, per rivedere le regole sulla quarantena e sulla didattica a distanza che prevedono soglie diverse a seconda dell'età degli studenti, se superiore o meno ai 12 anni.

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