Studenti pestati a Firenze, Fdi chiede chiarezza ma da Meloni nessuna parola di condanna
I sei ragazzi del movimento studentesco di destra Azione Studentesca, vicino a Fdi, che ieri poco prima dell'inizio delle lezioni hanno aggredito i due studenti del collettivo Sum di fronte all'ingresso del liceo classico Michelangiolo di Firenze, sono stati identificati e dovranno rispondere di violenza privata e manifestazione non autorizzata. È quanto ha fatto sapere la Questura. I violenti, di cui tre maggiorenni e tre minorenni, erano tutti estranei al liceo fiorentino.
Le due vittime hanno ricevuto calci e pugni, come documentato da un video, in cui si vede uno dei ragazzi colpito con calci anche mentre è a terra. A interrompere il pestaggio una docente, intervenuta chiedendo di chiamare le forze dell'ordine.
"Un'aggressione squadrista intollerabile", l'ha definita il sindaco Dario Nardella tra i primi a commentare l'aggressione di via della Colonna. Secondo le ricostruzioni all'origine dell'assalto ci sarebbe stato un volantinaggio dei giovani di Azione studentesca, che avrebbe scatenato le polemiche di alcuni studenti del Collettivo di sinistra.
Un altro blitz al liceo Pascoli
L'episodio non sarebbe un fatto isolato. Un fatto simile infatti sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli. Un copione con molti elementi in comune, come riportano alcuni quotidiani locali, e in questo caso sarebbero state anche brandite delle cinghie ma per fortuna senza degenerare in violenze fisiche.
Alle 8 del mattino di giovedì alcuni ragazzi di Azione Studentesca erano stavano svolgendo attività di volantinaggio poco distante dall'ingresso del liceo Pascoli, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si sarebbero avvicinati, dicendo loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze riportate, che un gruppo, reso irriconoscibile da cappucci calati sulla fronte, è apparso all'improvviso. I violenti si sono tolti la cintura dai pantaloni iniziando a brandirla, mentre i ragazzi, spaventati, si sono rifugiati. nell'androne della scuola.
Una professoressa ha anche provato a mettersi in mezzo, per proteggere i suoi studenti. A confermare l'episodio, come riporta Il Tirreno, la dirigente dell'istituto Maria Maddalena Erman: "Abbiamo subito chiamato la Digos e i carabinieri le indagini sono in corso, mi affido alle forze dell'ordine. Ma quando ho saputo di quanto accaduto al liceo Michelangelo non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola".
Il mattino seguente, ha riferito ancora la dirigente, "abbiamo trovato sulla parete all'ingresso della scuola alcune scritte inneggianti al fascismo. Un fatto da non ignorare e che mi ha portato a chiamare, di nuovo, Digos e carabinieri che sono venuti sul posto. Ringrazio le forze dell'ordine per l'impegno e auspichiamo che i responsabili siano individuati al più presto. In ogni caso per tuti e due gli episodi ho presentato denuncia".
Fratelli d'Italia chiede chiarezza
Fratelli d'Italia in una nota ha condannato la violenza del liceo Michelangiolo, ma ha chiesto anche "chiarezza sull'episodio con la corretta ricostruzione dei fatti". E da Giorgia Meloni, che pure ha pubblicato oggi un video sui social con la sua consueta rubrica ‘Gli appunti di Giorgia', non è arrivata alcuna presa di posizione.
La condanna è arrivata invece da Francesco Torselli, capogruppo Fdi in Consiglio regionale della Toscana: "Nessuno provi a costruire ambiguità o dubbi sul nostro pensiero. Le aggressioni, le intimidazioni, gli atti vigliacchi non appartengono né alla nostra storia né al nostro modo di fare politica. Fratelli d'Italia e i suoi movimenti giovanili rifiutano la violenza come forma di manifestazione politica e condannano apertamente qualsivoglia aggressione o intimidazione, da qualsiasi parte esse arrivino".
"I luoghi scolastici ed universitari – ha aggiunto – stanno diventando sempre più contesti in cui si verificano episodi di violenza: un problema che siamo disponibili da subito ad affrontare in maniera seria insieme a tutte le forze politiche ed istituzionali".
Il coordinamento di Fratelli d'Italia di Firenze "esprime profondo rammarico per gli scontri avvenuti stamani nei pressi del liceo Michelangelo e condanna ogni forma di violenza da chiunque esercitata. La politica deve essere strumento di confronto anche aspro e duro ma non può e non deve travalicare mai in scontro fisico e limitazione della libertà di espressione altrui. E nessuno ha nostalgia della stagione della violenza politica che ha segnato troppo a lungo la storia d'Italia", ha scritto ieri in una nota Jacopo Cellai, coordinatore Fdi a Firenze.
"Al contempo auspichiamo che venga fatta chiarezza sull'episodio con la corretta ricostruzione dei fatti e auspichiamo che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come ha fatto il sindaco di Firenze, abbiano la stessa accortezza nel commentare l'accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate, cosa che rischia soltanto di alimentare ulteriormente un clima già troppo pesante".
Ha chiesto approfondimenti anche il capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti: "Episodi di violenza politica sono sempre da condannare al netto di quella che sarà la dinamica da accertare. L'auspicio è che tutto ciò rimanga circoscritto a questo liceo", ha detto all'Ansa.
Pd e AVS annunciano interrogazioni parlamentari
Il Pd ha chiesto al ministro dell'Interno Piantedosi di riferire in Aula: "È ormai evidente che il pestaggio di alcuni studenti avvenuto ieri presso il Liceo Michelangiolo di Firenze è stata una tipica azione squadrista e fascista. Secondo le prime verifiche delle autorità inquirenti la responsabilità dell'aggressione è riconducibile ad aderenti ad Azione Studentesca, organizzazione giovanile di estrema destra legata a Fratelli d'Italia. Al momento risultano denunciati sei individui, di cui tre minorenni, tutti estranei alla scuola in questione", hanno scritto i senatori toscani del Pd Silvio Franceschelli, Dario Parrini e Ylenia Zambito.
"A ventiquattro ore dall'accaduto, Giorgia Meloni e i maggiori dirigenti nazionali di Fdi, solitamente di parola assai facile, non hanno ancora rilasciato una dichiarazione di condanna del vile e violento gesto e di solidarietà agli aggrediti. Ciò è molto grave. Per quanto ci riguarda, presenteremo un'interrogazione parlamentare e senz'altro chiameremo il Ministro Piantedosi a riferire in Senato".
"Dove sono quegli esponenti della destra e sopratutto del partito di Giorgia Meloni che sulle azioni di protesta di ambientalisti hanno versato fiumi di inchiostro esigendo pene dell'inferno? Da ieri, di fronte alle immagini di ragazzini pestati a terra da una squadraccia di giovani fascisti dell'organizzazione studentesca di FdI, muti ed indifferenti, al di là di alcune frasi di tardivo rammarico da parte di qualche gerarca, peraltro ambigue sulla dinamica evidentemente con l'obiettivo di derubricare l'aggressione a rissa", ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra che sulla vicenda presenterà un'interrogazione parlamentare ai ministri Piantedosi e Valditara.
"Fare finta di niente o tentare di parlare di rissa – prosegue il leader di SI – non è un bel segnale. Dice solo che i legami con i gruppi neofascisti e violenti non sono stati recisi, che le ambiguità sul passato e sulla nostalgia del fascismo sono ben reali e presenti. Peraltro in Toscana stanno creando un brutto clima, se addirittura un assessore del comune di Lucca solo qualche giorno fa è arrivato a dire che "starà alla bravura del centrodestra uccidere la sinistra". Esatto ha usato le parole uccidere la sinistra. Un atteggiamento inaccettabile in una democrazia e in un Paese civile" ha detto Fratorianni.
"Non si illudano: noi aspettiamo parole chiare e ferme di condanna da parte del governo, ed un'iniziativa decisa per stroncare questi rigurgiti. La giustizia farà il suo corso, e se fra i picchiatori ci sono membri della consulta fiorentina degli studenti, le autorità scolastiche non potranno chiudere gli occhi. Abbiano finalmente a destra e la presidente Meloni – ha concluso Fratoianni – il coraggio di recidere i legami con i fan della parte peggiore della storia italiana".