Struttura Delta: Lorenza Lei annuncia un’indagine sull’organizzazione che avrebbe gestito l’informazione pubblica per Berlusconi
![Direttore Generale della Rai](https://staticfanpage.akamaized.net/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2011/07/Lorenza-Lei.jpg)
In Rai ci sarà un'indagine interna per far chiarezza su quella che il quotidiano La Repubblica chiama "la Struttura Delta". Ad annunciarlo è Lorenza Lei, direttore generale del servizio pubblico dal 4 maggio scorso. Alla Procura di Roma verranno chieste le carte sulle intercettazioni effettuate nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento della Hdc, la società demoscopica di Luigi Crespi, sondaggista di Berlusconi e inventore del contratto con gli italiani che il Cavaliere firmò in diretta televisiva da Bruno Vespa. Ma andiamo per gradi.
COS'E' LA STRUTTURA DELTA- Il termine "Struttura delta" viene coniato da La Repubblica per indicare un'organizzazione che dal 2005 avrebbe controllato l'informazione del servizio pubblico a favore di Berlusconi. Nell'aprile del 2005 la Procura di Milano indaga su Crespi. Il sondaggista è in contatto con Debora Bergamini (ora deputata del Pdl), ex assistente di Berlusconi, promossa nel 2002 a vice direttore del marketing strategico della Rai. Gli inquirenti, fiutato qualcosa che non va, decidono di mettere sotto controllo il telefono della donna.
Quello che sentono è impressionante e, presto, dall'inchiesta riguardante Crespi si stacca un filone d'indagine riguardante la Bergamini e il suo giro di colleghi Rai. Nell'aprile del 2005 la Rai è una macchina da notizie ritardate e fuorvianti. Muore il papa e l'Italia è chiamata alle urne per scegliere i governatori di 14 regioni, 12 delle quali vanno al centrosinistra. In questo contesto la Struttura Delta opera per evitare di dare ai telespettatori informazioni sfavorevoli al Presidente del Consiglio: parliamo di una squadra della Rai, soprattutto di Rai uno, al servizio del "dottore", appellativo con cui veniva indicato Berlusconi. Obiettivo: creare consenso.
DA CHI ERA COMPOSTA- Tra le persone invischiate in questa storia, oltre alla Bergamini, ci sono Alessio Corla, allora consigliere Rai della maggioranza; Clemente Mimun, allora direttore del Tg1; Fabrizio Del Noce, allora direttore di Rai 1; Gianfranco Comanducci, allora responsabile delle risorse umane della Rai. I soggetti, oggi, continuano a respingere ogni accusa. In effetti sul fronte giudiziario tutto è stato archiviato, ma sapere se esisteva una Struttura Delta e se operava in questo modo non è assolutamente dettaglio da poco.
LE INTERCETTAZIONI- L'esistenza dell'organizzazione sarebbe provata da centinaia di intercettazioni. Ecco qualche esempio. In una telefonata tra la Bergamini e l'allora direttore del Tg1Mimun, quest'ultimo le dice: "Da questa parte lui deve avere il minor numero di danni possibile. L'informazione dev'essere un presidio anti guai". Ancora Mimun, dopo la morte di Giovanni Paolo II, in una conversazione intercettata: "Abbiamo fatto uno sforzo della madonna per far passare il messaggio dell'anticomunismo".
RAISET- Ma la questione non riguardava solo la Rai. Dalle intercettazioni, infatti, emergerebbero frequenti contatti tra gli esponenti della Rai e quelli di Mediaet con l'obiettivo di concordare temi da trattare e comportamenti da assumere per il bene del capo. In un'intercettazione sono a colloquio Debora Bergamini e Nicola Querci, dirigente di Mediaset. La Bergamini parla così al suo interlocutore: "Stasera non è che vi riuscite a mettere una bomba su canale cinque? Cioè guarda che la vedo male per i voti eh. Noi facciamo la prima serata sul due però meno la vedono meglio è".