Stretta su espulsioni e caccia ai falsi minori: il governo approva un nuovo decreto Migranti
Espulsioni facilitate per "motivi di sicurezza", caccia ai falsi minori non accompagnati, presenza della Guardia costiera negli hotspot e più militari nelle stazioni ferroviari. Sono solo alcune delle misure contenute nel nuovo decreto Migranti, appena approvato dal governo. Il Consiglio dei ministri che si è riunito oggi ha infatti dato il via libera a un altro provvedimento che interviene sulla gestione dei flussi migratori, in particolare per quanto riguarda i temi delle espulsioni, dei minori e della prima accoglienza.
Procediamo con ordine. Tra le principali novità del decreto c'è una stretta sulle espulsioni. Infatti si prevede che anche i titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo possano essere espulsi dal territorio "per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato", attraverso un provvedimento del Viminale. Quando invece "ricorrono gravi motivi di sicurezza pubblica l'espulsione è disposta dal prefetto".
Una stretta arriva anche per i falsi minorenni, cioè per chi dichiara di avere meno di 18 anni per poter così beneficiare dei benefici disposti dalla normativa. Salta così la possibilità di autocertificare la propria età: all'arrivo verranno fatti degli accertamenti, anche attraverso delle radiografie, per stabilire l'età del richiedente asilo. Deve comunque sempre esserci un'autorizzazione del tribunale per minori. In caso di dubbio, come dice la normativa Ue, il migrante verrà comunque considerato minore. Chi viene però scoperto a dichiarare falsamente la propria età potrà essere espulso.
Nel testo ci sono anche altre misure che riguardano i minorenni. Ad esempio, in caso di assenza di posti letto nelle strutture ricettive per i minori, chi ha tra i 16 e i 18 anni potrà comunque essere alloggiato nei centri ordinari, in specifiche sezioni, anche se per non più di tre mesi.
Il decreto affronta anche la questione della prima accoglienza, spesso resa complessa dall'aumento degli arrivi. Si dispone allora che il ministero dell'Interno possa avvalersi delle capacità di logistica delle Capitanerie di porto e della Guardia costiera, per far fronte al problema di sovraffollamento degli hotspot. In caso di arrivi massicci e straordinari, inoltre, potranno essere derogati i normali parametri di capacità delle strutture di accoglienza. E quelle nei Comuni non dovranno pagare la tassa per i rifiuti.
Viene infine rafforzata l'operazione Strade sicure e saranno dispiegati altri 400 militari per il presidio delle principali stazioni ferroviarie, per prime quelle di Roma, Milano e Napoli.