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Stretta su contanti e prepagate per chi viaggia da e verso l’Ue: come cambiano i controlli alla Dogana

Nuova stretta sui controlli alla Dogana per chi viaggia dentro e fuori dall’Unione europea. I limiti sul trasferimento del denaro contante si applicheranno anche alle carte prepagate. Vediamo le novità nel dettaglio.
A cura di Giulia Casula
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Nuova stretta sui controlli alla Dogana per chi viaggia fuori dall'Unione europea. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo che recepisce il regolamento Ue sui controlli di valuta effettuati dagli uffici doganali.

La nuova normativa amplia il raggio d'azione delle regole sul trasferimento di denaro contante al di fuori dell'Ue, includendovi anche le carte prepagate. In altre parole, i limiti sulla quantità di contanti trasferibili per valori superiori ai 10mila euro, si applicheranno non solo a banconote e monete, ma anche alle prepagate.

Nello specifico, le regole comunitarie sul trasferimento di denaro dentro o fuori dall'Unione europea riguardano:

  • la valuta, ossia contanti e monete, anche quelle fuori circolazione purché ancora utilizzabili come mezzo di scambio;
  • gli "strumenti negoziabili al portatore", cioè tutti quei mezzi diversi dalla valuta che consentono a chi li possiede di "esigere il pagamento di una somma di denaro dietro presentazione dello stesso", come ad esempio: assegni, vagli cambiari, ordini di pagamento, assegni turistici;
  • carte prepagate.

Per quanto riguarda le prepagate, il decreto le include nella definizione di "denaro contante" sottoposto ai limiti della normativa Ue, ma purché siano carte non nominative. In particolare, si legge, le regole si applicheranno anche a quelle carte "che contengono valore in moneta o liquidità o vi danno accesso ovvero che possono essere usate per operazioni di pagamento, per l’acquisto di beni o servizi o per la restituzione di valuta, qualora non collegata a un conto corrente".

L'intento della norma è quello di contrastare il riciclaggio e le attività criminali attraverso controlli più stringenti sui flussi di denaro da e verso l'Unione europea. Per questo motivo, risulteranno inasprite le sanzioni per chi non rispetta l'obbligo di dichiarazione previsto nel caso in cui si trasporti denaro per una cifra pari o superiore ai 10mila euro.

Analogo discorso per il vincolo di informativa, ossia l'obbligo di dichiarare il denaro non accompagnato, per cui valgono le stesse regole. È il caso, ad esempio, di chi spedisce del contante tramite plico postale o all'interno di bagagli e valigie.

Per il denaro non accompagnato inoltre, è previsto il trattenimento della somma in caso di mancata informativa. Pertanto, se al termine di un controllo gli ufficiali della Dogana recuperano un bagaglio con all'interno soldi in una cifra superiore alla soglia consentita, chi lo ha inviato o chi lo ha ricevuto è obbligato a informare l'agenzia delle Dogane entro un massimo di 30 giorni. Per tutto quel tempo, la somma rinvenuta resta "bloccata" negli uffici doganali e dalla Guarda di Finanza.

Il trattenimento può scattare anche davanti a mancanze, errori o inesattezze presenti all'interno della dichiarazione e rilevate  da parte della Dogana in fase di accertamento, così pure nel caso in cui ci sia il sospetto che tali somme possano essere collegate ad attività criminali.

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