Stretta per i fumatori, l’annuncio del ministro Schillaci: cosa cambia
Il ministro della Salute Schillaci ha esplicitato l'intenzione del governo Meloni di varare una nuova stretta sul fumo. A 20 anni esatti dalla legge che introdusse in Italia il divieto di fumo nei luoghi pubblici, potrebbe arrivare in Italia una nuova svolta. Il disegno prevede l'estensione in altri luoghi del divieto di fumare (entrata poi in vigore il 10 gennaio 2005) per esempio in presenza di bambini o donne incinte, eliminando anche la possibilità di allestire sale fumatori nei locali chiusi. Ma non solo.
Ci sarebbe anche in programma l'allargamento del divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato).
"Il governo intende affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia, per conseguire l'obiettivo sfidante del Piano europeo contro il cancro 2021 di creare una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040. È in vista una ulteriore stretta rispetto alla legge Sirchia, per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all'aperto in presenza di minori e donne in gravidanza, eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi, estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo, estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato", ha annunciato il ministro Orazio Schillaci, in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Il ministro ha detto di voler prendere provvedimenti "vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari", auspicando che "I diversi molteplici interessi correlati ai prodotti del tabacco, che coinvolgono i dicasteri economici, non prevalgano sulla tutela della salute".
Le misure dovranno tenere conto "della crescente diffusione di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco senza combustione, e delle sempre più numerose evidenze sui possibili effetti dannosi per la salute". Come ricorda l'Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, "il fumo non è responsabile del solo tumore del polmone, ma è anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie e cardiovascolari" tanto che, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), entro il 2030 provocherà 8 milioni di morti l'anno nel mondo.