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Strappo tra Lega e Forza Italia: Salvini contro Berlusconi dopo l’apertura alla maggioranza

Rapporti sempre più tesi tra Lega e Forza Italia: lo scontro si consuma da giorni su più fronti. Il primo è stato quello dell’emendamento salva-Mediaset, che la Lega non ha votato. Poi le parole di Silvio Berlusconi, che apre a una collaborazione con la maggioranza sulla manovra, con conseguente irritazione di Matteo Salvini. E infine il passaggio alla Lega di tre deputati di Fi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sale la tensione nel centrodestra. L’offerta di una collaborazione con il governo per la manovra, avanzata da Silvio Berlusconi, irrita Matteo Salvini. E lo scontro si inasprisce anche per altri due motivi: prima c’è stato il voto contrario della Lega all’emendamento salva-Mediaset, approvato comunque dalla maggioranza. E oggi c’è anche la fuoriuscita di tre deputati azzurri, che approdano alla Lega. Lo scontro si è esacerbato dopo le dichiarazioni di ieri del presidente di Forza Italia, cheha aperto all’ipotesi di votare a favore dello scostamento di bilancio e ha anche criticato velatamente i suoi alleati di Lega e Fdi, chiedendo anche all’opposizione di “mettere a disposizione le migliori energie e risorse”.

Il passaggio di tre deputati da Fi alla Lega

La disputa interna al centrodestra si è riaccesa dopo le parole di Berlusconi. Stamattina si è arricchita di una nuova puntata, con il passaggio da Forza Italia alla Lega di tre deputati: Laura Ravetto, Federica Zanella e Maurizio Carrara. E la tempistica dell’annuncio da qualcuno viene ritenuta tutt’altro che casuale, considerando che le trattative erano iniziate da tempo. Lo scontro comunque si concentra soprattutto sulla collaborazione di Fi con la maggioranza. Berlusconi ha ribadito di non voler entrare nel governo, ma solamente di aver offerto una collaborazione sulla manovra, considerando la situazione emergenziale.

Salvini: centrodestra sia unito, no inciuci

Salvini in serata torna sul tema, smorzando solo parzialmente la polemica: “Lavoro con tutto il centrodestra per una coalizione unita e concreta, capace di curare e proteggere gli italiani. Non ho tempo per polemiche politiche o inciuci”, afferma. Già in giornata, però, aveva detto che in questo momento non si può pensare a “inciuci o rimpasti”. Diversa la posizione di Giorgia Meloni: la leader di Fratelli d’Italia se la prende con la maggioranza e in particolare con il Pd, sostenendo che Berlusconi non cadrà in questa sorta di trappola. Da Forza Italia è il vicepresidente Antonio Tajani ad assicurare che gli azzurri resteranno all’opposizione.

Lo strappo sull'emendamento salva-Mediaset

C’è poi un altro fronte, quello che forse ha aperto lo scontro. Si tratta della pregiudiziale di costituzionalità contro il decreto Covid presentata dalla Lega. Il decreto che conteneva l’emendamento salva-Mediaset. Il Pd aveva presentato questo emendamento per tutelare le aziende di Berlusconi da possibili scalate di Vivendi. La Lega ha votato contro l’emendamento in commissione Affari costituzionali al Senato. Per poi correggere parzialmente il tiro astenendosi in Aula sul decreto. Gran parte di Fi e Fdi, invece, aveva votato a favore. E anche Giorgia Meloni si dice a favore della norma salva-Mediaset. Lo scontro, quindi, anche in questo caso si era ridotto a due contendenti: Lega e Forza Italia.

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