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Strappo di Salvini su fisco, Draghi: “Governo va avanti, non segue il calendario elettorale”

Il presidente del Consiglio Draghi è intervenuto in conferenza stampa al termine del Vertice Ue-Balcani in Slovenia, in merito alla posizione contraria di Salvini alla riforma del catasto: “Il governo va avanti, l’azione del governo non può seguire il calendario elettorale. Noi dobbiamo seguire il calendario che è stato negoziato con la commissione europea per il Pnrr”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Lo strappo di Salvini di ieri, con i ministri della Lega che hanno disertato il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla legge delega fiscale, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che "Il governo va avanti, l'azione del governo non può seguire il calendario elettorale", ha detto durante una conferenza stampa al termine del Vertice Ue-Balcani in Slovenia, rispondendo in particolare alle domande dei giornalisti sulla posizione contraria di Salvini alla riforma del catasto.

"Noi dobbiamo seguire il calendario che è stato negoziato con la commissione europea per il Pnrr ma anche per le raccomandazioni che sono state date dalla commissione all'Italia. Questo è il calendario di riforme che il governo si propone di seguire", ha spiegato ancora Draghi. La Lega si è lamentata perché sostiene di aver ricevuto il testo della delega solo un'ora prima che iniziasse la cabina di regia che ha preceduto il Consiglio dei ministri, e Matteo Salvini ha deciso così di alzare i toni, dicendo che "tassare la casa in questo momento sarebbe una follia".

Draghi ha ribadito che nelle intenzioni del governo la revisione del catasto è una operazione di "trasparenza" che non farà aumentare il carico fiscale sui cittadini. La riforma del catasto "non è una patrimoniale", e il governo "non aumenterà le tasse né toccherà le case degli italiani", ha sottolineato ancora.

"In termini generali, perché nascondersi dietro l'opacità? – ha detto Draghi – perché calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso? Non è meglio essere trasparenti? Poi la decisione se far pagare o meno è una decisione diversa, ma noi abbiamo deciso che non si tocca assolutamente nulla, cioè le persone continueranno a pagare quanto pagano oggi. Inoltre la revisione" del catasto richiede cinque anni di tempo ha aggiunto il premier, "quindi di eventuali decisioni se ne parlerà dal 2026. Una è una operazione trasparenza, l'altra è una decisione di politica fiscale", ha aggiunto.

Salvini ci ripensa e offre soluzione

Fonti della Lega hanno fatto sapere di essere soddisfatte per le dichiarazioni del premier: "Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del catasto che preluda a nuove tasse sulla casa".

Secondo Salvini per ricucire con il governo si potrebbe eliminare dalla delega il tema della riforma del catasto "Partendo da quello che c'è scritto nel testo, perché verba volant scripta manent, nella delega fiscale approvata ieri in Cdm, al comma 2 dell'articolo 7, lettere a e b, c'è un aumento possibile delle tasse sulla casa. Ecco perché la Lega non ha votato". 

"Contiamo che il Parlamento tolga questi passaggi, poi tiriamo dritti sul taglio dell'Irap, abbassamento dell'Iva e revisione degli scaglioni Irpef", ha detto. Nei prossimi giorni comunque potrebbe esserci un chiarimento tra il leader della Lega e il presidente del Consiglio. A quest'ultimo però il Capitano chiede un segnale distensivo, per poter digerire il pacchetto di delega fiscale: "Glielo chiedo personalmente – ha detto oggi pomeriggio ai giornalisti – si faccia carico di 120 milioni di cartelle esattoriali che stanno per stritolare famiglie e aziende".

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