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Strappo del Ppe che cancella il vertice a Napoli, Berlusconi: “Voglio solo la pace in Ucraina”

Dopo giorni di polemiche si è consumato un primo strappo tra Forza Italia e il Partito popolare europeo, con la decisione del leader Weber di annullare il vertice di Napoli dopo le parole di Berlusconi su Zelensky.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo strappo tra il Partito popolare europeo e Forza Italia si è consumato ieri, con l'annullamento del vertice di Napoli che si sarebbe dovuto tenere a inizio giugno. Il caso è stato sollevato dal gruppo europeo – tra i più importanti a Bruxelles, che vede in Forza Italia uno storico partecipante – dopo le parole di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Zelensky. La scorsa settimana al seggio delle regionali, l'ex presidente del Consiglio ha infatti sostanzialmente accusato il leader ucraino di essere il responsabile dello scoppio della guerra d'invasione russa. Dichiarazioni che non sono andate giù a nessuno in Europa e in Italia, tanto che Berlusconi è stato difeso praticamente solo dai suoi parlamentari.

Dopo giorni di tensione all'interno del gruppo dei popolari europei, poi è arrivato lo strappo: "A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina abbiamo deciso di annullare le giornate di incontro a Napoli – ha scritto il leader del Ppe Manfred Weber in un tweet – Il supporto all'Ucraina non è facoltativo. Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro pieno supporto. Proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell'Unione europea". In sostanza ha scaricato Berlusconi, decisione che non è stata presa bene da Forza Italia.

Nelle ore successive sono arrivate tutta una serie di risposte risentite da parte degli esponenti di Forza Italia, in primis il ministro Tajani, che ha subito chiarito: "Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione". Riunione a cui, secondo programma, avrebbero dovuto partecipare tutti i pezzi grossi del Ppe, a partire da Ursula Von der Leyen.

Ancora più dura la replica di Berlusconi, arrivata in serata: "Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace – ha scritto il leader di Forza Italia sul suo profilo Facebook – Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe".

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