Strage Mosca, Tajani smentisce Putin: “Coinvolgimento Kiev? Nessuna prova. Sicurezza rafforzata in Italia”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani smentisce il presidente russo Vladimir Putin, che ignora la rivendicazione dell'Isis nell'attentato al Crocus City Hall di venerdì scorso a Mosca, ribadita a distanza di 24 ore, e continua a rilanciare accuse contro Kiev, avvertendo che chi "sta dietro a questo barbaro atto terroristico sarà punito".
"Al momento non ci sono prove di alcun tipo di un coinvolgimento di qualsiasi genere da parte ucraina, mi pare che tutto vada nella direzione di un attentato terroristico organizzato dal ramo afgano dell'Isis", ha detto oggi a radio RTL102.5 il ministro degli Esteri e vicepremier Tajani. Secondo il ministro, il presidente russo Vladimir "Putin potrebbe cercare di sfruttare questo attentato per rafforzare l'attacco contro l'Ucraina"-. Come Italia, ha proseguito il vice premier, "il nostro compito è quello di lavorare con grande determinazione per una de-scalation", mantenendo un "sostegno incondizionato all'Ucraina e condannando con fermezza il terrorismo".
L'attacco costato la vita ad almeno 137 persone e rivendicato dallo Stato Islamico "era nell'aria" secondo Tajani, tanto che "come ministero degli Esteri avevamo detto ai nostri concittadini di non partecipare a eventi di massa a Mosca per il rischio di attentati". L'avvertimento, ha ricordato il titolare della Farnesina, "era sul nostro sito dall'8 di marzo". Siccome c'era "un segnale chiaro del rischio che si correva a Mosca", Tajani ha spiegato che era stato "consigliato agli italiani di rinviare i viaggi a Mosca". Un avvertimento era stato anche rivolto "ai 2.700 italiani iscritti all'Aire di Mosca". Il vice premier ha assicurato che il governo con grande attenzione quello che accade e cerchiamo di proteggere i nostri concittadini".
Oggi si terrà In Italia il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "La sicurezza in Italia è stata rafforzata dopo l'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre contro Israele", ha detto ancora Tajani rispondendo a una domandasui rischi per l'Italia e l'Europa dopo l'attentato di venerdì e alla decisione francese di elevare al massimo il rischio di attentato.
"Da quando è scoppiata la guerra in Medioriente abbiamo certamente rinforzato i controlli", ha detto ancora il leader di Forza Italia, indicando che ci sono "250 luoghi più protetti in Italia" e che "la nostra intelligence e le forze dell'ordine sono sempre al lavoro con attività di protezione". Il vice premier ha ricordato anche l'arresto all'Aquila di "tre presunti terroristi palestinesi che dovevamo compiere attentati".