video suggerito
video suggerito
News su migranti e sbarchi in Italia

Strage migranti in Grecia, il video prima del naufragio che aumenta i dubbi sulla versione del governo

È emerso il primo – e forse unico – video del peschereccio di migranti naufragato al largo di Pylos, in Grecia, che ha causato centinaia di morti. Nelle immagini, una nave maltese assiste la barca con delle provviste. È l’ora del tramonto, e il motore del peschereccio è spento. La Guardia costiera greca ha sempre sostenuto che l’imbarcazione navigasse senza problemi.
A cura di Luca Pons
67 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella notte, il sito defenceline.gr ha pubblicato un video che potrebbe rivelarsi di grande valore: si tratta infatti, dell'unico video del peschereccio che trasportava oltre 700 migranti – secondo i sopravvissuti – e che è naufragato nella notte tra martedì e mercoledì, causando almeno 78 morti (ma il numero stimato supera i 500). Fino ad ora, erano state pubblicate solo delle fotografie dell'imbarcazione, perlopiù scattate dalla Guardia costiera greca.

Il video è stato ripreso da un membro dell'equipaggio di una nave commerciale battente bandiera maltese, la prima ad assistere il peschereccio su invito della Guardia costiera. Dalle immagini si può notare che sono le ore del tramonto, presumibilmente in una fascia tra le 20 e le 21, e che il mare è perfettamente calmo.

I nuovi dubbi sollevati dal video della barca di migranti

L'altro dettaglio è quello che potrebbe rivelarsi fondamentale: per quanto è possibile osservare dal video, la barca sembra praticamente immobile. Mossa dalle onde e dalla corrente, certo, ma non spinta da un motore. Questo andrebbe a contraddire la versione ufficiale del governo greco: la Guardia costiera ellenica, infatti, ha sostenuto fin dall'inizio che il peschereccio non avesse problemi nella navigazione fino a pochi minuti prima del naufragio, avvenuto in piena notte.

Dalle immagini si può notare che una gomena collega le due imbarcazioni, e che i maltesi stanno trasferendo ai migranti un piccolo carico di provviste. Presumibilmente cibo e acqua, legate a dei giubbotti salvagente per farli galleggiare e arrivare al peschereccio. Se l'imbarcazione di migranti abbia spento il motore coscientemente, per facilitare questo scambio, non è dato saperlo. Certo è che la Ong Alarm Phone ha scritto nel suo report, e confermato a Fanpage.it, che alle 17.20 aveva parlato al telefono con i passeggeri: "L'imbarcazione era immobile e il capitano se n'era andato". Alle 18, invece la Guardia costiera ha detto di aver avvistato il peschereccio che navigava regolarmente.

Uno degli arrestati ha confessato di essere uno scafista

Chi avrebbe spento il motore per poi riaccenderlo? Le autorità greche hanno arrestato nove uomini egiziani – l'imbarcazione è partita dall'Egitto prima di fare tappa in Libia e partire alla volta dell'Italia – con l'accusa di essere coinvolti nel traffico di esseri umani. Sono detenuti, lunedì andranno davanti al pubblico ministero. Al momento, però, non ci sono elementi per stabilire se si trattasse di trafficanti o di semplici scafisti.

Uno di loro avrebbe confessato, secondo il quotidiano greco Kathimerini, di aver ricevuto del denaro per eseguire dei lavori sulla nave durante il viaggio. Ha detto di non essere parte della rete che organizza i traffici. Gli altri otto hanno negato ogni accusa.  L'unico modo per spiegare le immagini diffuse questa notte senza contraddire la versione del governo greco, comunque, è che qualcuno abbia spento il motore quando è stato girato il video, e poi l'abbia fatto ripartire pochi minuti dopo.

Come detto, questo è l'unico video dell'imbarcazione di migranti diffuso finora, ed è possibile che resterà l'unico. La Guardia costiera ellenica, infatti, ha chiarito di non aver effettuato nessuna ripresa del peschereccio. Il portavoce Nikos Alexiou ha detto che "quando interveniamo dobbiamo poter operare senza ostacoli e interruzioni. Rendere inattivi alcuni membri dell'equipaggio così che possano fare un video sarebbe sbagliato, non è un processo".  Va sottolineato che in altri casi in passato, soprattutto di salvataggi effettuati con successo, la Guardia costiera ha invece pubblicato dei video delle operazioni.

67 CONDIVISIONI
873 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views