Strage di Macerata, Delrio: “Basta con il silenzio, il fascismo può tornare”
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, intervistato da Repubblica, lancia un messaggio chiaro: il fascismo è ancora una minaccia, e non possiamo far finta di non vederla. "Il fascismo non è un fatto storico. È stata una tragedia, una vergogna. È stato dolore e massacri anche lì dove c'è stata la colonizzazione. È stato il disastro della guerra", e "può tornare, non è un'ideologia definitivamente sconfitta. Chi giustifica episodi come quello di Macerata spalanca le porte al ritorno del fascismo. Ma quell'idea non porta né prosperità né ricchezza".
Il ministro si mostra allarmato per il riaffacciarsi di metodi fascisti. E si riferisce anche alla posizione del gruppo di Forza Nuova, che si è offerta di pagare le spese legali al Luca Traini, l'autore del raid terrosrista: "Siamo alle soglie di una stagione neofascista come toni, atteggiamenti e parole in libertà" e "non basta – dice – il Papa per denunciare le discriminazioni e l'odio. Serve anche la voce della politica, possibilmente di tutti i partiti". Secondo il ministro renziano, il Pd ha tenuto un atteggiamento corretto: "Ha condannato fortemente quell'atto, frutto delle idee che sono state seminate con grande irresponsabilità nel corso degli ultimi anni. Invasioni epocali, perdita d'identità, accuse alle politiche dell'immigrazione. Pensieri sbagliati a cui seguono atti gravissimi. Chi semina il linguaggio dell'odio e della divisione raccoglie gli spari di Macerata". Ieri Renzi aveva ribadito la strategia giusta per affrontare il caso della sparatoria nella città marchigiana è prima di tutto "abbassare i toni", per non strumentalizzare quanto accaduto. La linea seguita dal segretario del Pd è quella di evitare ogni accostamento diretto tra il raid terrorista e il problema dell'immigrazione.
Delrio ha poi aggiunto: "Se vogliamo affrontare seriamente il tema delle responsabilità dovremmo discutere della legge Bossi-Fini, del trattato di Dublino, degli effetti della guerra in Libia. Pensare che il fenomeno dell'immigrazione sia stato provocato dalla sinistra è una follia. L'immigrazione è causata dalla fame e dalle guerre. Promettere di cacciare 600 mila immigrati in un batter d'occhio non serve a niente. L'organizzazione dei rimpatri si fa giorno per giorno, mese per mese". E sulla manifestazione di sabato indetta dall'Anpi a Macerata ha detto: "È un'iniziativa giusta, direi sacrosanta. Se riesco andrò anch'io".