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Strage di Bologna, un sottosegretario del governo Meloni appoggia De Angelis con un like

Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente, sui social ha sostenuto il suo capo segreteria che in un lungo post difendeva Marcello De Angelis. De Angelis è al centro di una dura polemica per aver sostenuto che i neofascisti condannati per la strage di Bologna siano innocenti. Giorgia Meloni non si è ancora espressa sulla vicenda.
A cura di Luca Pons
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Il caso di Marcello De Angelis ha infiammato il dibattito politico negli ultimi, e i componenti del governo Meloni hanno perlopiù evitato l'argomento. Ma dai social è spuntata un'eccezione: il sottosegretario all'Ambiente Claudio Barbaro, che con un like ha sostenuto De Angelis e le sue parole.

Il responsabile della comunicazione istituzionale per la Regione Lazio, scelto dall'attuale presidente Francesco Rocca, ha sostenuto in un post su Facebook che i terroristi neofascisti condannati per la strage di Bologna – Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini – fossero innocenti. De Angelis, che a sua volta ha un lungo passato di militanza nell'estrema destra, è stato condannato da moltissimi esponenti dell'opposizione, sia in Regione che a livello nazionale, e da organizzazioni come Anpi e l'associazione delle famiglie delle vittime di Bologna.

Nella bufera mediatica e politica che ha coinvolto De Angelis sono arrivate anche moltissime richieste di dimissioni. Lo stesso è valso per il presidente della Regione, Francesco Rocca: in tanti hanno chiesto che sollevasse De Angelis dall'incarico. I due, però, oggi hanno provato a chiudere la vicenda: il responsabile delle comunicazioni si è scusato sui social, e poche ore dopo Rocca ha deciso di confermargli la fiducia.

Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata del Pd, ieri aveva detto a Fanpage.it che c'era un evidente "silenzio da parte di esponenti di Fratelli d'Italia che hanno importanti responsabilità". E non solo in FdI: quasi tutti i membri del governo – con alcune eccezioni – si sono tirati fuori dalla polemica, rimandando la responsabilità a Rocca e facendo perlopiù dichiarazioni di circostanza. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che viene dalla stessa area politica di De Angelis, ha evitato ogni commento. Il ministro Francesco Lollobrigida, vicinissimo a Meloni, in conferenza stampa dopo una riunione del Cdm ha rapidamente evitato una domanda sul tema: "Non ne abbiamo parlato nel Consiglio dei ministri, grazie".

Chi si è esposto, anche se in modo indiretto, è stato il sottosegretario Barbaro. Su Facebook, infatti, il sottosegretario ha messo "mi piace" a un post pubblicato dal suo capo segreteria, Ettore De Conciliis De Iorio. Nel testo, De Conciliis sosteneva che De Angelis abbia avuto tutto il diritto di fare le sue dichiarazioni, perché "è un diritto degli uomini liberi esprimere un dissenso su ogni atto o provvedimento della pubblica autorità".

Il capo segreteria, per sostenere questa tesi, ha citato la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e infine la Costituzione italiana. Dal sottosegretario Barbaro, anche lui storicamente vicino ad ambienti della destra militante, è arrivato un ‘like' di supporto.

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