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Strage di Bologna, Schlein chiede le dimissioni immediate di De Angelis: “Intervenga Meloni”

Elly Schlein chiede le dimissioni immediate di Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, secondo cui i tre ex Nar condannati in via definitiva per la strage di Bologna sarebbero in realtà innocenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Elly Schlein chiede le dimissioni immediate di Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, finito qualche giorno fa al centro delle polemiche per aver affermato, parlando della strage della stazione di Bologna, che i tre ex Nar condannati in via definitiva, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, siano in realtà innocenti. Dichiarazioni gravissime, per cui la segretaria del Partito democratico chiama in causa direttamente Giorgia Meloni, chiedendole di prendere provvedimenti.

"Lo abbiamo detto in piazza di fronte alla stazione solo qualche giorno fa, il 2 agosto, in occasione dell’anniversario della strage di Bologna: non accettiamo ulteriori depistaggi e tentativi di riscrivere la storia, negando le evidenze processuali per cui l’associazione dei familiari delle vittime si è tanto battuta e la Procura di Bologna e le forze dell’ordine hanno lavorato in questi anni. Tantomeno se questi tentativi ignobili arrivano dal portavoce del Presidente della Regione Lazio: servono dimissioni immediate", ha scritto la leader dem in un nota.

E ancora: "Se non riescono a farlo i vertici della Regione Lazio sia la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a prendere provvedimenti immediati. È grave che Meloni il giorno della commemorazione non sia riuscita a dire che quella di Bologna sia stata una strage neofascista, sarebbe gravissimo se continuasse a permettere ai suoi sodali di stravolgere la verità processuale. Ponga fine, una volta per tutte, a questa scellerata aggressione alla storia del ‘900".

Schlein quindi ha concluso: "Le evidenze processuali dimostrano che è stata una strage di matrice fascista commessa da organizzazioni neofasciste, con un disegno eversivo, facilitato da apparati deviati dello Stato. E se qualcuno fatica a riconoscerlo non è adatto a ricoprire incarichi istituzionali di nessun tipo".

Anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è intervenuto per commentare il caso. "Chi ha paura della sentenza sui mandanti della Strage di Bologna del 2 Agosto 1980? Come Sindaco di Bologna chiedo che il Presidente della Regione Lazio Rocca prenda le distanze dalle dichiarazioni del suo sesponsabile della comunicazione istituzionale Marcello De Angelis e di valutarne le dimissioni", ha detto.

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