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Direttiva Case Green

Stop bonus caldaie dal 2025, quando parte il divieto del riscaldamento a gas nella direttiva Case green

Con la nuova direttiva Case green scatterà dal 2025 anche lo stop ai bonus caldaie per i sistemi alimentati a gas o con altri combustibili fossili. Nel 2040, poi, diventerà vietato installare questi apparecchi. Ecco come cambieranno le regole e chi dovrà adattarsi.
A cura di Luca Pons
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In Italia, come in tutti gli altri Paesi dell'Unione europea, dal 2025 non potranno più esserci bonus per l'installazione di caldaie a gas, né per altri sistemi di riscaldamento alimentati solo con combustibili fossili. È una delle novità previste dalla direttiva Case green, che il Parlamento europeo ha approvato ieri e che ormai è a un passo dall'entrata in vigore (manca solo il via libera del Consiglio europeo). Resterà la possibilità di erogare bonus per il riscaldamento ibrido, cioè per quei sistemi che usano in parte combustibili fossili (come il gas) e in parte energia pulita, come i pannelli solari. A partire dal 2040, poi, sarà vietato installare nuove caldaie a gas.

Quali bonus caldaie spariranno nel 2025 e come cambiano gli incentivi

Oggi non esiste un ‘bonus caldaia' a se stante, ma ci sono diverse misure che permettono di avere uno sconto sull'acquisto e l'installazione di un sistema di riscaldamento a gas. Ad esempio, c'è il bonus ristrutturazione, che permette di detrarre il 50% se la caldaia viene inclusa nei lavori di costruzione. Si può includere la caldaia anche nel Superbonus, se l'impianto viene installato o sostituito nel contesto di altri lavori edilizi. Infine, c'è l'Ecobonus che include una detrazione pari al 65% di quanto speso per l'acquisto e l'installazione, se si tratta di una caldaia a condensazione almeno di classe energetica A.

Dall'anno prossimo, però, spariranno gli incentivi che riguardano il riscaldamento alimentato a gas (o con altri combustibili fossili). La direttiva Case green permette che sia comunque possibile incentivare non solo i mezzi di riscaldamento che consumano energia pulita, ma anche i sistemi ‘ibridi'. Quelli, cioè, che usano una quantità "significativa" di energia rinnovabile. Si tratta ad esempio del riscaldamento che unisce una caldaia a gas con impianto solare termico, o una pompa di calore.

Cosa succede quando scatta il divieto di caldaie a gas

Con il tempo, poi, si arriverà al divieto di installare caldaie a gas. Sarà un passaggio importante per la riduzione delle emissioni inquinanti degli edifici in tutti i Paesi: lo stop scatterà nel 2040. Questo non significa che chi ha già una caldaia a gas in casa dovrà disfarsene e comprarne una nuova. Tuttavia, chi deve comprarne una nuova non potrà più prenderla a gas, ma dovrà utilizzare un modello ibrido o a energia rinnovabile.

Quando si parla di divieto di caldaie a gas, quindi, non si fa riferimento ai sistemi di riscaldamento già installati nelle abitazioni, ma solo a quelli nuovi. Fino al 2040, anche se ci sarà una graduale riduzione, sarà permesso installare un sistema di riscaldamento alimentato interamente con combustibili fossili. Dall'anno successivo, invece, sul mercato non ci saranno più questi apparecchi, e ci sarà un definitivo passaggio al riscaldamento alimentato a elettricità o con altri mezzi. Come spiega la direttiva, ci dovrà essere un'indicazione "chiara per il divieto dei generatori di calore in base alle loro emissioni, al tipo di combustibile usato oppure alla minima parte dell’energia rinnovabile usata per il riscaldamento a livello dell’edificio".

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