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Superbonus 110, le ultime notizie

Stop al Superbonus 110% per i condomini, Giorgetti: “Nessuna proroga della misura nelle forme attuali”

Il ministro dell’Economia Giorgetti è intervenuto al Question time alla Camera in merito al Superbonus 110% per i condomini, in scadenza a fine anno: “Non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'incognita Superbonus 110% è stata in parte sciolta dalle parole del ministro dell'Economia Giorgetti al Question time di oggi alla Camera. Non dovrebbe esserci la proroga del Superbonus 110% per i condomini, in scadenza a fine anno.

In vista della prossima legge di bilancio molte imprese insieme all'Associazione nazionale costruttori edili avevano chiesto una proroga per il bonus edilizio almeno per i condomini, visto che, in base al rapporto Enea, a fine luglio i lavori condominiali ancora da ultimare ammontavano a quasi 12 miliardi, con 20mila cantieri aperti, che difficilmente potranno essere completati entro dicembre. Lo sconto, che con il governo Meloni è sceso al 90%, è rimasto infatti al 110% solo per i condomini che avevano approvato i lavori e presentato la Cila entro novembre del 2022. Ma il governo non sembra intenzionato a prolungare i tempi, almeno nella forma attuale.

"Non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute", ha dichiarato il ministro leghista Giorgetti, nel corso del question time, rispondendo a un'interrogazione sulla proroga al 2024 del Superbonus 110%, con particolare riferimento agli interventi relativi a condomini. Una delle possibilità al vaglio dell'esecutivo, secondo quanto trapelato dal Mef nei giorni scorsi, sarebbe quella di stabilire una proroga per i primi 3 mesi del 2024, agganciandola però al raggiungimento di una certa soglia di avanzamento dei lavori (si parlava del 60-70%). Ma su questo Giorgetti non si è espresso. E per i nuovi lavori che partiranno nel 2024 la percentuale di sconto è stata già fissata al 70%.

"Se da una parte la stima dell'impatto macroeconomico del Superbonus 110% è incerta, dall'altra parte la quantificazione dei costi per le finanze pubbliche è certa e dovrà darsene conto anche nella prossima nota di aggiornamento al Def", ha spiegato il titolare di via XX Settembre. "Misure pagate da tutti gli italiani hanno interessato meno del 3% del patrimonio immobiliare esistente, prime e seconde case, al mare e ai monti, di ricchi e di poveri, e anche sei castelli". 

"Diverse istituzioni, associazioni e centri di ricerca hanno rilevato il carattere espansivo del Superbonus e delle altre misure di incentivazione edilizia, ma gli stessi studi hanno sottolineato come le valutazioni di impatto di tali misure siano soggette a un ampio margine di incertezza. Ciò è confermato dalla significativa variabilità dei risultati prodotti. Inoltre, non si può tralasciare che il contributo alla crescita deve essere necessariamente analizzato alla luce dei costi per il loro finanziamento. Come ogni politica pubblica, essa deve essere, cioè, sottoposta a una rigorosa analisi costi-benefici. Come specificato tra gli altri da Banca d'Italia, l'effetto espansivo verosimilmente non è stato tale da rendere lo strumento a impatto nullo per il conto economico delle amministrazioni pubbliche", ha spiegato.

E a proposito del problema dei crediti incagliati, per via del blocco degli acquisti dei crediti da parte delle banche – secondo le stime rese note dall'Ance gli esodati del Superbonus sarebbero 320mila persone, con crediti incagliati pari a 30 miliardi di euro – Giorgetti ha spiegato: "Il mercato di acquisto dei crediti è ripartito grazie anche all'impegno del governo e alle certificazioni della natura di tali crediti e proprio per questo sono allo studio dell'esecutivo strumenti attraverso i quali consentire la verifica della bontà di quelli ancora in possesso dei cittadini e sorti nel periodo antecedente l'introduzione dei vincoli di appropriatezza: tale circostanza dovrebbe contribuire a rimuovere gli ostacoli frapposti alla loro cessione".

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