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Stop al Reddito di cittadinanza, Piantedosi dice di non aspettarsi un autunno caldo di tensioni

Pur assicurando che non abbasserà la guardia, il ministro Piantedosi parlando della fine del Reddito di cittadinanza dice che “non c’è nessun motivo per cui possiamo pensare che ci sarà un autunno caldo perché ci sarà la fame diffusa o tensioni sociali”.
A cura di Annalisa Girardi
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Non teme un "autunno caldo" il ministro Matteo Piantedosi, nonostante le polemiche per la sospensione del Reddito di cittadinanza avessero fatto presagire tensioni sociali all'orizzonte. "Non c'è nessun motivo per fare professione di preoccupazione, ma questo non vuol dire che abbasseremo la guardia – ha detto il titolare del Viminale parlando con i giornalisti a margine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza a Castel Volturno, in provincia di Caserta – Non c'è nessun motivo per cui possiamo pensare che ci sarà un autunno caldo perché ci sarà la fame diffusa o tensioni sociali".

Rispondendo a una domanda sulla possibilità che a settembre scoppino le proteste contro la fine del Reddito di cittadinanza, il ministro dell'Interno ha aggiunto: "Il governo non ha mai fatto mistero che i fenomeni di marginalità sociale devono essere combattuti attraverso l'incentivazione delle opportunità di lavoro, quindi non delle sue alternative". E ancora: "Questa è una cosa che abbiamo sempre detto, era presente nel programma elettorale di chi è stato eletto. Quindi la vedo come una cosa banale averla portata a compimento. Peraltro con tutte le attenzioni di quei casi di chi ha obiettivo bisogno del mantenimento. Il governo sta puntando tutto sul rilancio economico puntando su asset principali come bellezza, cultura, turismo, agroalimentare. Sono asset storici e ci sono già segnali importanti. Abbiamo un grande impegno su opere strutturali dove sono stati presi progetti fermi da decenni".

Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto circa 160mila nuclei familiari hanno ricevuto l'sms dell'Inps che annunciava appunto la sospensione del sussidio. Entro la fine di luglio dovrebbero partire altri 80mila messaggi per comunicare la decadenza del beneficio. Secondo la nuova normativa, introdotta dal governo Meloni in legge di bilancio, quest'anno i beneficiari del Rdc considerati "occupabili" potranno continuare a percepire l'assegno solo per sette mensilità: per chi ha iniziato a incassarlo dopo gennaio, quindi, il messaggio arriverà solo nei prossimi mesi.

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