Stop al reddito di cittadinanza, l’Inps invia altri 17mila sms: cosa può fare chi lo riceve
Circa 17mila famiglie ieri hanno ricevuto dall'Inps un messaggio – che può essere arrivato tramite sms o con una mail – che annunciava la fine del reddito di cittadinanza per loro. Dall'inizio dell'anno, il governo Meloni aveva stabilito che nel 2023 il sussidio avrebbe potuto essere erogato al massimo per sette mensilità a tutte le famiglie ‘occupabili' (cioè quelle senza minorenni, over 60 o persone con disabilità). Chi ha ricevuto il messaggio ieri, quindi, da ottobre non avrà più accesso al reddito di cittadinanza e in questi giorni riceverà l'ultimo assegno.
Chi perde il Rdc e chi continua a riceverlo fino a fine 2023
Gli sms dell'Inps erano partiti già negli scorsi mesi: circa 159mila famiglie a fine luglio, di cui 47mila sono poi state prese in carico dai servizi sociali, e circa 33mila a fine agosto, di cui oltre un terzo (12mila) seguite poi dai servizi sociali. Stando ai dati comunicati dall'Istituto, restano circa 23mila famiglie che perderanno il sostegno al reddito da qui alla fine del 2023.
Per chi si trova in una situazione di fragilità che richiede l'intervento dei servizi sociali, il Rdc può continuare, come è avvenuto per numerose famiglie finora. Non è necessario fare richiesta: i servizi sociali hanno tempo fino al 31 ottobre per comunicare la presa in carico, e la lista dei beneficiari dipende dai criteri indicati dal ministero del Lavoro.
Diversa è la situazione per le famiglie cosiddette ‘occupabili', che invece avranno accesso al reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023 e poi potranno richiedere – se rispettano i requisiti – l'Assegno di inclusione. Si tratta delle famiglie in cui c'è almeno una persona minorenne, oppure con più di 60 anni, o anche una persona con disabilità.
Cosa fare se si riceve il messaggio dell'Inps
Chi ha ricevuto il messaggio sulla fine del Reddito di cittadinanza ha principalmente un'opzione: fare richiesta per il Supporto per la formazione e il lavoro, che prevede un assegno da 350 euro al mese fino a 12 mesi per coloro che seguono i corsi di formazione proposti. Si può fare domanda direttamente sulla piattaforma Siisl. Il requisito richiesto è avere un Isee familiare al di sotto dei 6mila euro
Chi si iscrive deve compilare la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, autorizzando a trasmettere i propri dati ai centri per l'impiego e alle agenzie per il lavoro. In più, bisogna aver completato l'istruzione dell'obbligo o essere iscritti ai corsi per adulti che servono per completarla. Fatto l'accesso, poi, si sottoscrive il Patto di attivazione digitale. Dopodiché, dovrebbe arrivare la convocazione presso un centro per l'impiego o agenzia del lavoro per firmare il Patto di servizio personalizzato.
Il sussidio inizia poi a essere erogato quando partono i tirocini, corsi di formazione o progetti utili alla collettività, e continua finché proseguono queste attività. Perde l'assegno chi interrompe le attività, ne salta una o rifiuta un'offerta di lavoro.