Stop a tasse, multe e mutui: l’intervento del governo dopo l’alluvione in Emilia-Romagna
Un primo pacchetto di misure per l'Emilia-Romagna è pronto e arriverà oggi alle 11 sul tavolo del governo Meloni, che sarà riunito in Consiglio dei ministri. Per aiutare i territori colpiti dall'alluvione, l'esecutivo ha in mente sostanzialmente tre punti: sospensione dei mutui, rateizzazione degli oneri fiscali e attivazione al massimo consentito del fondo di garanzia dell'Unione europea. Poi, in un secondo momento, arriveranno i fondi per la ricostruzione: parliamo di almeno cinque miliardi di euro che serviranno a risanare le ferite del territorio, ma i tempi sono molto più lunghi.
La prima misura, immediata, sarà lo stop al pagamento di tasse, contributi e multe, che arriverà almeno fino al 30 ottobre – se non fino al 20 novembre – anticipa il Sole24Ore. Così come saranno sospesi i procedimenti amministrativi e giudiziari e i concorsi pubblici.
Quanto al reperimento dei fondi, le idee sono le più disparate: si potrebbe utilizzare il fondo di solidarietà dell'Ue, ma anche prendere parte dei 2,49 miliardi di euro contenuti nel Pnrr e destinati al dissesto idrogeologico. Nel frattempo si parla di ottenere fondi per aiutare le popolazioni colpite con una estrazione straordinaria del Lotto e Superenalotto, destinando l'incasso – premi esclusi – all'Emilia-Romagna, ma anche di vendere le automobili sequestrate.
Per ora, insomma, si comincia dallo stop ai pagamenti nei Comuni colpiti dall'alluvione, che coprono gran parte del territorio dell'Emilia-Romagna (al momento sono un'ottantina in tutto). In più, in teoria, lo stop dell'Irpef dovrebbe essere diviso equamente tra dipendenti e datori di lavoro, come forma di sostegno.
Il blocco degli oneri tributari e contributivi, in teoria, potrebbe essere totale o prevedere alcune forme di rateizzazione: "Presenteremo un primo pacchetto di sostegno all'interno del decreto emergenza – ha spiegato ieri il ministro Urso – che prevederà mi auguro la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali e soprattutto l'attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato".