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Stepchild adoption, Costa: “Basta sentenze creative”, Cirinnà: “Si applica la legge”

Scontro a distanza tra il Ministro per la famiglia, l’Ncd Costa, e la prima firmataria del ddl sulle Unioni civili Monica Cirinnà a proposito della Stepchild adoption. Per il Ministro “il discorso è chiuso”, ma la senatrice Pd ribatte: “Giudici applicano legge sulle adozioni”
A cura di Antonio Palma
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È ancora scontro nel governo Renzi sulla stepchild adoption. A pochi giorni dall'approvazione della legge sulle unioni civili dalla quale la tematica è stata esclusa volutamente per divergenze tra i vari gruppi politici, il nuovo terreno di scontro sono ora le sentenze della magistratura sulle adozioni gay in Italia. "Sia chiaro che non può rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta: in tema di stepchild adoption fino a oggi la giurisprudenza ha dato delle interpretazioni colmando un vuoto normativo. Ora quel vuoto non c’è più" ha ricordato infatti oggi il ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia, l'esponente di Ncd Enrico Costa, aggiungendo: "Ora c’è una norma chiara che esclude la stepchild adoption, a maggior ragione alla luce dei lavori parlamentari, e quindi mi attendo di vedere chiusa una fase di interpretazione creativa".

Le parole del Ministro durante un suo intervento al Forum delle associazioni familiari in cui si parlava anche della nuova legge sulle unioni civili, però non sono piaciute proprio alla prima firmataria del ddl sulle unioni civili, Monica Cirinnà, che ha deciso di rispondere a Costa. "Non è così, non c’è alcuna giurisprudenza creativa" ha replicato infatti a stretto giro la parlamentare del Pd, sottolineando: "C’è la giurisprudenza che, davanti alla scelta del legislatore di non decidere, continua ad applicare la norma esistente che è la legge sulle adozioni che è richiamata esplicitamente al punto venti del maxi-emendamento del governo". "L'ultima frase del punto venti recita che ‘resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti'. Quindi i giudici continuano ad applicare la legge in materia di adozione che, per la stepchild, applica la lettera D, cioè che per le adozioni in casi particolari il punto di partenza è la tutela del minorenne" ha concluso Cirinnà.

In effetti da quando il tema è stato escluso dalla discussione parlamentare, la questione è stata sempre più  oggetto di attenzione da parte della aule di tribunale a cui si sono rivolte molte coppie gay per vedere riconoscere il diritto anche del genitore non biologico. Molte le sentenze a favore della Stepchild adoption a partire da quella del tribunale dei minori di Roma che ha concesso l'adozione di un bambino a una coppia omosessuale che ha fatto ricorso alla maternità surrogata in Canada.

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