Stefano Bonaccini ufficialmente candidato alla segreteria del Pd
Il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha sciolto la riserva: si candida alla segreteria del Pd. Il presidente dell'Emilia Romagna lo ha annunciato dal suo circolo di Campogalliano, in provincia di Modena: "Mi è sembrato giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui".
"Credo serva un gruppo dirigente nuovo. E noi lo abbiamo nel territorio, lo abbiamo nelle Regioni, nei Comuni. C'è una classe dirigente diffusissima che può e deve essere valorizzata di più nel nuovo corso", ha detto. "Non chiederò a nessuna corrente di sostenermi né accetterò il sostegno di qualsivoglia corrente. Io non mi sono mai iscritto ad una corrente e lo voglio dire ai più giovani: si vive benissimo lo stesso, direi anche meglio". È uno dei passaggi centrali del suo discorso
Bonaccini ha evocato un ritorno "all'antico: non possiamo più permetterci di selezionare le classi dirigenti attraverso le correnti. Né di organizzare il partito stesso e il suo funzionamento attraverso le correnti. Né di fare le candidature per correnti. Semplicemente perché il meccanismo, come abbiamo visto, non funziona: alla lunga non seleziona il merito ma la fedeltà, non produce unità e sintesi ma frammentazione, non porta consensi ma, anzi, ne fa perdere. E si può lo stesso trovare lo spazio per fare cose importanti".
"A me ha fatto una certa impressione vedere tutti i dirigenti di primo piano del nostro partito candidati nei listini e non nei collegi uninominali, dove i voti dovresti andare a strapparli uno a uno per vincere, quello che fanno i sindaci quando si candidano nelle loro comunità", ha sottolineato ancora Bonaccini.
Ieri all'assemblea dei dem è stata anche resa nota la data delle primarie, che si terranno il 19 febbraio. "Io sono il più convinto che ci sia tanto da rifare e da rigenerare – ha detto ancora – ma dico subito che non basterà un congresso: ci aspetta una vera e propria traversata nel deserto. Perché il nostro compito è far tornare ad essere il Pd un grande partito popolare, radicato nella società, a vocazione maggioritaria, perno di un nuovo centrosinistra capace di battere la destra nelle urne alle prossime elezioni. Ed essere riferimento per la famiglia socialista e democratica europea".
"Abbiamo davanti cinque anni di opposizione, ma fra cinque anni dovremo, insieme, aver costruito un Pd che vince. Che vince nelle urne e non governa per alchimie nate in Parlamento. La stagione in cui si sta al governo anche se non si vince è finita. Io credo l’abbiamo anche pagata".
"Ho il massimo rispetto per le altre forze di opposizione, ma non deleghiamo ai 5 Stelle di rappresentare la sinistra, così come al Terzo polo di rappresentare i moderati: il PD nasce come partito di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi". Bonaccini ha chiarito poi che intende continuare a guidare la sua Regione fino alla fine del mandato, "perché con gli emiliano-romagnoli ho un patto di fiducia preso all’inizio del 2020 e intendo onorarlo fino in fondo".
Le reazioni
"Con Stefano Bonaccini a Campogalliano, dove è nato e cresciuto, da oggi candidato alla segreteria del Pd. Una leadership conquistata sul campo tra i cittadini vincendo più volte contro la destra grazie alla concretezza dei programmi. Forza Stefano, sono con te!". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
"Oggi a Campogalliano, Stefano Bonaccini ha annunciato la sua candidatura a Segretario nazionale del PD. Una bella notizia. Per il Partito Democratico. Per il Paese. L'ho già detto e lo ribadisco: lo sosterrò con grande convinzione", ha twittao Andrea De Maria, deputato dem.
"Bene governatore Emilia-Romagna, riprendiamo nostro spazio. Quella voce rotta dall'emozione, quel ‘servono anche i sogni' e quel ‘andiamoci a riprendere il nostro spazio'. Rimettiamoci in cammino con Stefano Bonaccini", ha commentato su Twitter Alessia Morani, componente della segreteria Pd.