Stefano Bandecchi entra nel centrodestra e ritira la candidatura a presidente dell’Umbria
Stefano Bandecchi, con il suo partito Alternativa popolare, entra nel centrodestra guidato da Giorgia Meloni. "Ad oggi gli accordi sono fatti. Certo, ogni partito deve prendere posizione al proprio interno, deve fare politica. Ma l'intesa è raggiunta, non ancora siglata: mi attendo che avvenga nelle prossime 24 ore", ha detto l'imprenditore e sindaco di Terni. Facendo un passo indietro, quindi, rispetto alle dure critiche mosse in passato al centrodestra.
L'annuncio di Bandecchi: "Ap nel centrodestra, accordo nazionale"
Il sostegno di Alternativa popolare al centrodestra non sarà limitato solo all'Umbria, dove Bandecchi aveva annunciato la sua candidatura a presidente – candidatura che naturalmente ora salterà, a sostegno della presidente uscente Tesei. Bandecchi dovrebbe appoggiare la maggioranza anche in Liguria, dove il centrodestra candiderà il sindaco di Genova Marco Bucci per sfidare l'ex ministro del Pd Andrea Orlando.
"Da lunedì ci sono otto giorni per preparare ciò che serve per la Liguria", ha detto Bandecchi all'Ansa. "L'accordo è nazionale ed Alternativa Popolare entra nella coalizione di centrodestra ad ogni livello, di governo, locale, insieme a Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega". Come detto, però, al momento non c'è ancora una dichiarazione ufficiale che chiarisca quali saranno i termini di questa alleanza.
"La nostra candidata è la presidente uscente Donatella Tesei e la sosterremo, io sono a disposizione della coalizione per migliorare ciò che è necessario e sicuramente apporteremo la nostra mentalità", ha detto ancora Bandecchi. "Abbiamo la convinzione che ciascun partito abbia un elettorato diverso dagli altri, noi siamo liberali, a pieno titolo nel Partito Popolare Europeo, neo-Degasperiani. Anche Forza Italia è nel Ppe ma ognuno ha la sue specificità. E poi bisogna distinguere Stefano Bandecchi, che oggi è segretario di Ap, ha il suo carattere e il suo modo di fare, da Alternativa Popolare che è un partito con un suo percorso e una sua autonomia".
Alcune indiscrezioni avevano riportato che Bandecchi avrebbe fatto un passo indietro dalla carica di sindaco a Terni, dove il centrodestra è all'opposizione e viene regolarmente insultato dal primo cittadino. Ma l'imprenditore ha smentito: "Resterò sindaco di Terni, senz'altro, a prescindere dall'esito del voto regionale. Diciamo che questa intesa vale per tutta l'Italia meno che per Terni, dove non credo che il centrodestra attuale entrerà in coalizione con Ap".
Gli attacchi in passato a Lega e Fratelli d'Italia, "troppo a destra"
L'ingresso di Bandecchi nel centrodestra ha portato una certa sorpresa, considerando le forti critiche che ha rivolto in passato al governo Meloni. Prima delle elezioni europee di giugno, a Fanpage.it aveva detto che c'erano state "pressioni politiche del centrodestra, da Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega, in ordine" per oscurare il suo partito nei sondaggi.
Pochi mesi prima, a novembre, sempre Bandecchi aveva affermato a Fanpage.it: "Ho delle serie perplessità persino sul fatto che esista il centrodestra. Per me oggi esiste il destra-centro. Lega e Fratelli d'Italia sono molto più spostati a destra di quanto noi possiamo accettare, e anche Forza Italia mi sembra molto schierata a destra. Questo spostamento a destra così forte ci sembra poco idoneo per un'alleanza. Infatti siamo andati da soli alle comunali a Terni, andremo da soli alle regionali in Umbria". E a una domanda sull'appoggio al governo Meloni aveva aggiunto: "Se fossimo in Parlamento non ci sarebbe neanche il governo Meloni".
Annunciando la sua candidatura in Umbria, il sindaco di Terni aveva definito la presidente uscente Tesei "una candidata improponibile e che farebbe bene a dimettersi in modo che il centrodestra potesse avere la possibilità di candidare Bandecchi", e criticato la sua gestione della sanità.