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Stato di emergenza, il ministro Orlando dice che “ci sono tutte le ragioni” perché venga prorogato

“Mi pare che ci siano tutte le ragioni, temo, perché rimanga. Non vorrei anticipare una decisione che spetta a tutto il Consiglio dei ministri, ma penso sia difficile sostenere che la pandemia è finita”: lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, parlando dello stato di emergenza.
A cura di Annalisa Girardi
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La proroga dello stato di emergenza per la pandemia di coronavirus si fa sempre più reale. Con la quarta ondata di contagi che sta attraversando tutta Europa e la situazione in peggioramento anche nel nostro Paese, sembra ormai quasi scontato che lo stato di emergenza, proclamato per la prima volta a gennaio 2020 e in scadenza alla fine di quest'anno, sarà prolungato: "Mi pare ci sono tutte le ragioni, temo, perché rimanga. Non vorrei anticipare una decisione che spetta a tutto il Consiglio dei ministri ma penso sia difficile sostenere che la pandemia è finita", ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Cosa dice Orlando sul modello austriaco

Per poi proseguire parlando delle possibili misure restrittive che il governo o le Regioni potrebbero trovarsi a introdurre per frenare la curva. E sul modello austriaco, che ha imposto restrizioni solo per le persone che non si sono vaccinate, intervenendo a "Oggi è un altro giorno" su Rai1 il ministro ha detto: "Noi dobbiamo accompagnare le misure in modo congruo e proporzionale rispetto a quello che sta avvenendo con l'andamento dei contagi Covid. Misure così restrittive in ragione di numeri che non sono comparabili a quelli dell'Austria sarebbero una esagerazione in questo momento". La situazione in Italia, seppur stia destando preoccupazione, non è al momento paragonabile a quella di molti altri Stati europei. Orlando ha ancora spiegato: "Per fare un parallelo, se l'Austria avesse la stessa popolazione dell'Italia avrebbe ora 70-80mila contagi ovvero, al contrario, l'indice che oggi caratterizza l'Austria vedrebbe in Italia almeno 80-70mila contagi. Per fortuna siamo ancora molto lontani".

La questione dell'obbligo vaccinale

Infine, parlando dell'obbligo vaccinale, ha concluso: "Prima di arrivare all'obbligo vaccinale credo ci siano diverse misure intermedie, tante cose che si possono fare nel caso le cose dovessero peggiorare. Io penso che l'obbligo abbia un effetto collaterale nel senso che tende a polarizzare molto, tende a portare a una sorta di ‘morte civile' delle persone che non si vaccinano, gli preclude l'accesso a tutto. Io credo che sia molto complicato applicarlo".

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