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Stati generali, il piano di Conte per la ripartenza: documento in 9 punti della task force di Colao

Vittorio Colao, a capo della task force di esperti per la ripartenza, nella seconda giornata di lavori degli Stati generali, ha presentato il piano per la ripartenza dell’Italia. Un piano di “ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di governo”, ha commentato il premier Giuseppe Conte.
A cura di Annalisa Cangemi
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A villa Pamphilj a Roma, dove sono in corso gli Stati generali voluti dal presidente del Consiglio Conte, è intervenuto in apertura dei lavori il manager Vittorio Colao, presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale, che ha presentato il piano elaborato dalla task force di esperti da lui guidata per la ripresa del Paese post emergenza Covid.

Colao ha presentato il suo piano per la prima volta in pubblico. Contiene proposte e suggerimenti su 9 punti: digitalizzazione, infrastrutture, ambiente ed economia green, imprese e lavoro, sostegno alle filiere produttive italiane, efficientamento della Pubblica Amministrazione, formazione e ricerca, equità sociale, giustizia.

Un piano di "ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell'elaborazione del piano di governo", ha detto il premier Giuseppe Conte ringraziando la task force. Tra i ministri presenti, Roberto Gualtieri, Dario Franceschini, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli, Giuseppe Provenzano, oltre alla vice ministra Emanuela Del Re.

Cosa c'è nel piano Colao

Digitalizzazione

Nel documento di Colao, alla voce digitalizzazione, sono presenti una serie di interventi per superare il digital devide, e dotare l'Italia di una connessione più efficiente e veloce: si va dalla rete nazionale unica in fibra ottica,  allo sviluppo delle reti 5G; ma si prevedono anche investimenti sull'intelligenza artificiale e robotica; promozione dei pagamenti digitali; internet ultraveloce nelle aree rurali per lo sviluppo dell'Agricoltura 4.0.

Infrastrutture

Per quanto riguarda le infrastrutture sono previsti interventi sulla rete ferroviaria, come il completamento dell'Alta velocità, come la Genova-Roma e l'estensione in Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia, e il potenziamento del trasporto regionale. Si parla anche della creazione di Smart Districts, distribuiti nel territorio, interconnettendo i principali poli infrastrutturali esistenti. Interventi previsti anche per i porti, come la manutenzione, la digitalizzazione, e l'aumento della capacità portuale. E poi si parla di potenziamento dei collegamenti su ferro agli aeroporti dei principali nodi urbani. Per quanto riguarda la rete idrica si prevede di realizzare il ‘Piano dighe' e potenziate il ‘Piano Acqua per l'agricoltura'. Uno degli obiettivi è il rilancio dell'edilizia urbana e rurale, con la realizzazione del "Progetto rinascita urbana" (legge di bilancio 2020) e il rafforzamento del bonus per il verde urbano privato. Un occhio anche gli impianti sportivi, riqualificando le strutture in vista delle Olimpiadi invernali 2026, e incrementando il fondo "Sport e periferie".

Ambiente

Le soluzioni pensate per l'ambiente riguardano l'implementazione di progetti per le energie rinnovabili, la decarbonizzazione, la creazione del "Parco solare Italia", con incentivi all'installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici produttivi agricoli. Nel piano gli esperti si sono concentrati anche su economia circolare e green economy, menzionando la creazione del marchio Italia Sostenibile (Made Green in Italy), l'attuazione delle direttive europee sull'economia circolare, la lotta agli sprechi alimentari. Un'attenzione particolare rivolta alla bonifica di alcune aree, risanamento di siti di interesse nazionale (SIN). E naturalmente rientra in questo progetto la mobilità alternativa, con un Trasporto Pubblico Locale più sostenibile (bus elettrici e a metano), incremento delle piste ciclabili. Mentre per la tutela del suolo si prevede di intervenire sul rischio idrogeologico, e avviare un piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano.

Imprese e lavoro

I punti che ruotano attorno al mondo del lavoro e delle imprese toccano diverse questioni. In primo luogo l'innovazione, che conferma per il prossimo triennio e potenziamento del piano Transizione 4.0 (rafforzamento dei sistemi di incentivo agli investimenti). Previsto Impresa 4.0 Plus (sistemi di incentivo per i grandi progetti di automazione, intelligenza artificiale, blockchain e per la transizione green dei sistemi produttivi), la promozione di una community del venture capital italiano con la creazione di una piattaforma digitale di matching e formazione. E ancora, la formazione permanente e la riqualificazione professionale dei lavoratori. Fondi strutturali per i grandi progetti europei.

Per il rafforzamento delle imprese si guarda alla ricapitalizzazione e dall’aggregazione. Poi sostegno all’export, con un Piano straordinario di comunicazione per rilanciare l’immagine del Paese (territori, prodotti, eccellenze italiane). Selezione e rafforzamento dei Temporary export manager e formazione digitale per le Pmi. Attivazione di servizi di intermediazione digitale, sostegno al sistema fieristico, promozione integrata 3D: cultura, economia, innovazione. Poi Finanza agevolata (Fondo 394/81) e lotta al falso e all’Italian sounding. Un altro punto in programma è l'attrazione degli investimenti: reshoring, potenziamento del ruolo di Invitalia nell’attrazione degli investimenti, rafforzamento dell’attrattività nelle Zes, le zone economiche speciali).

C'è anche l'invito al sostegno alle transizioni occupazionali, con la riforma e semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi. Attenzione anche alla tutela del reddito dei lavoratori: salario minimo, lotta alla contrattazione pirata, detassazione dei rinnovi contrattuali, DURC di congruità su appalti e su subappalti per il costo del lavoro, contrasto al caporalato e al lavoro nero, incentivi al welfare contrattuale, promozione della contrattazione di secondo livello.

Per quanto riguarda la qualità del lavoro si va dalla rimodulazione dell’orario di lavoro allo smart working. Nel testo vengono indicati contratti di espansione e staffetta generazionale, di inserimento lavorativo dei giovani, di contrasto al part-time involontario, di modulare i contratti di lavoro eliminando le fattispecie più precarie. E si consiglia di incentivare la partecipazione e la cogestione dei lavoratori in azienda. Si chiede poi un "Grande piano di salute e sicurezza sul lavoro" che permetta regole certe per affrontare il rischio Covid, e il rafforzamento del ruolo dell’Inail nella consulenza alle imprese; non ultima la promozione di sistemi premiali di prevenzione, osservatorio sul mercato del lavoro, promozione della responsabilità sociale d’impresa anche tramite sistemi premiali incentrati su indicatori europei.

Sostegno a filiere produttive italiane

Il turismo è al centro di questo capitolo: si prevede lo sviluppo e la modernizzazione dell’offerta turistica con un percorso di aggregazione dei principali operatori del turismo in Italia. E l'ammodernamento delle strutture alberghiere (Fondo Nazionale Turismo – Tax credit alberghi). C'è il Progetto di riqualificazione dei borghi e delle aree montane e "Agriturismo 4.0", piano di sviluppo e digitalizzazione della ricezione nelle aree interne.

E ancora, si parla di restauro e alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, con un piano per attrarre capitali e investimenti privati, un sostegno al cinema e allo spettacolo e la riforestazione (fondo pluriennale di 1 miliardo). Si chiede un passaggio più rapido a veicoli meno inquinanti (incentivi e regolamenti), il sostegno alla ricerca su batterie e propulsioni alternative (polo di eccellenza per la ricerca, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive nell'area di crisi industriale complessa di Torino – Dl Rilancio). Importante il sostegno alla filiera agroalimentare e della pesca: si parte dall'attuazione del Green Deal e della nuova politica agricola comune. L'intervento sul settore parte dal potenziamento della competitività di aziende e filiere, dal rifinanziamento dei contratti di filiera e di distretto, dal Piano per la logistica dell’agroalimentare, dal miglioramento delle performance climatiche e ambientali delle produzioni. Si parla anche di sviluppo di agricoltura di precisione, ricerca e digital transformation. Ma anche di legalità e correttezza sui mercati attraverso il contrasto alle pratiche sleali e il rafforzamento del sistema dei controlli. Competitività delle imprese di pesca marittima e acquacoltura e incentivi alla "crescita blu" come approccio di sistema all'economia del mare. Efficientamento del sistema di governance e rafforzamento della struttura ministeriale. Ultimo punto in elenco è il piano nazionale acciaio, ma nel testo non sono forniti dettagli.

Efficientamento PA

Per migliorare la qualità della Pubblica Amministrazione il primo obiettivo è la sburocratizzazione, con il rafforzamento delle competenze organizzative del personale, nell’ottica del risultato, anche tramite co-working e smart working (Osservatorio dell’impatto economico del lavoro agile). C’è poi il Progetto a supporto delle Amministrazioni per la gestione delle procedure complesse rivolto alla riduzione dei tempi di adozione dei provvedimenti, alla misurazione e alla pubblicazione dei tempi (costituzione di un Osservatorio con le associazioni imprenditoriali su oneri e tempi).

Si passa poi al capitolo della digitalizzaione della Pa. Si chiede di garantire l’interoperabilità delle banche dati della Pubblica Amministrazione secondo il principio once only, razionalizzare data center e ampliamento dell’uso del cloud computing per le pubbliche amministrazioni che non ne dispongono, garantendo la titolarità del dato in mano pubblica. E poi la creazione di un portale unico dell'impresa, il Progetto "sistema conoscitivo aperto" che raccolga, sistematizzi e finalizzi i dati già disponibili presso le diverse pubbliche amministrazioni per consentire il monitorag- gio delle politiche pubbliche. E la realizzazione di un polo strategico nazionale per le infrastrutture digitali (dati e servizi critici), lo sviluppo di un sistema di Api nelle amministrazioni per consentire l'accesso alle banche dati di interesse nazionale.

Si prevede di rendere vincolante l’obbligatorietà dell’adesione delle pubbliche amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici alle infrastrutture abilitanti: Anpr, Io, PagoPa, Spid, Domicilio digitale. Previsto l’obbligo di offrire tutti i servizi all'utente finale in digitale. Connessione, poi, con banda ultralarga le pubbliche amministrazioni e i concessionari di servizi pubblici. Nella parte sull'e-procurement, e cioè il processo di “approvvigionamento elettronico”, si parla della centrale di acquisto di beni e servizi Ict delle pubbliche amministrazioni presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda il personale si menziona un piano di rafforzamento e formazione della classe manageriale pubblica, la formazione permanente del personale, il potenziamento delle competenze digitali dei dipendenti pubblici, la costituzione di un nucleo o di una struttura di supporto alla predisposizione e diffusione di modelli per la rilevazione e l’analisi dei fabbisogni e l’individuazione delle nuove competenze necessarie. E ancora la valorizzazione della Sna (Scuola nazionale dell’amministrazione) sul modello “Business School”, che coinvolga profili giuridici ed economici, provvedendo a compensare la formazione con approccio manageriale. Implementazione, poi, delle modalità di selezione del personale secondo modelli già adottati dalle istituzioni europee. Infine piano di rigenerazione amministrativa per le politiche di coesione.

Formazione e ricerca

Questa parte del piano di Colao si concentra sugli investimenti nella formazione e nella ricerca, sottolineando innanzi tutto la necessità di innovare i sistemi di istruzione e ricerca: in primis il dottorato di ricerca; poi la costruzione di una formazione professionalizzante (con la valorizzazione degli Istituti tecnici superiori e delle lauree professionalizzanti); un Piano straordinario di reclutamento dei ricercatori, incentivando gli scambi europei, anche per le scuole superiori (progetto European Classroom).

Altro tema è il diritto allo studio, da tutelare contrastando più efficacemente la dispersione scolastica, e introducendo misure per ridurre il sovraffollamento delle classi. Si chiede un rafforzamento del “tempo scuola”, incremento delle borse di studio, ampliamento dell'offerta di residenze universitarie. Un altro obiettivo è quello di avvicinare la ricerca alle imprese: favorendo la nascita di poli di innovazione tecnologica, creando un sistema nazionale di open innovation, sostenendo i principali programmi di investimento con significativo impatto sulle filiere industriali nazionali, a partire dalla fase di ricerca, con particolare attenzione per quelli con possibile ricaduta tecnologica in ambito civile. Ma anche avvicinare la ricerca alla società, tramite la divulgazione e la contaminazione scientifica della società e la cooperazione tra ricerca e Terzo settore.

Un altro capitolo si concentra sulla cooperazione internazionale nella formazione e nella ricerca, che prevede una collaborazione tra università italiane e università del Nord Africa per formare la classe dirigente del Mediterraneo. Gli esperti non hanno tralasciato il problema della modernizzazione delle infrastrutture scolastiche, in chiave energetica e antisismica, e la necessità di adeguarsi all’e-learning.

Equità sociale

Per avere un'Italia più equa e inclusiva bisogna partire dalla salute, con il rafforzamento delle reti sanitarie del territorio e della prossimità delle strutture del Servizio sanitario nazionale ai cittadini e con il rafforzamento dei dei servizi di prevenzione. Ci vuole una rinnovata integrazione tra politiche sanitarie e politiche sociali, valorizzazione delle politiche per il personale sanitario. Ma anche il potenziamento della Sanità militare (presìdi ospedalieri e rete interforze di laboratori di analisi chimico-cliniche, in sinergia con il Servizio sanitario nazionale).

Nel capitolo che riguarda il sostegno a natalità, genitorialità e famiglia, si parla dell'istituzione dell’assegno universale, riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli e delle figlie e disciplina dei congedi parentali e di paternità. Gli interventi per l'infanzia riguardano il contrasto alla povertà educativa minorile e il potenziamento dei servizi per l’infanzia. Per i giovani invece si parla di potenziamento del servizio civile universale, della piattaforma “orientamento giovani”, e del progetto “Fermenti” (finanziamenti per i giovani). Per l'inclusione delle persone con disabilità si guarda al Codice delle persone con disabilità (potenziamento e semplificazione degli strumenti per i progetti di vita indipendente; percorsi di accompagnamento di uscita dal nucleo familiare di origine; deistituzionalizzazione delle persone con disabilità e non autosufficienti; definizione di un quadro normativo di riferimento e di tutela per i Care giver). Aumento delle pensioni di invalidità.

C'è poi la questione dell'empowerment femminile: si vuole incentivare la formazione tecnologica delle donne e l'accesso delle donne alle discipline Stem (dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics), e incentivare l’occupazione e l’imprenditoria femminile. Si chiede trasparenza su inquadramenti contrattuali e retribuzioni, revisione degli indici di produttività in chiave gender oriented, la promozione di strumenti di armonizzazione e condivisione della vita familiare e lavorativa, il rafforzamento della protezione economica per le donne vittime di violenza. Un capitolo a parte è Piano Sud 2030 e la coesione territoriale, con una fiscalità di vantaggio per il Sud, il rafforzamento della strategia nazionale delle aree interne e un incentivo al lavoro femminile al Sud.

Giustizia

Per quanto riguarda la giustizia si punta ad avere un ordinamento giuridico "più moderno e attraente": si parte dalla riforma del Codice civile, con un disegno di legge di delega presentato il 19 marzo 2019, all'esame della Commissione giustizia del Senato; poi Stato veloce, con accelerazione e armonizzazione delle autorizzazioni Stato-regioni-enti locali, e trasformazione dei termini ordinatori in termini perentori condivisi da tutte le regioni; ogni impresa deve poi conoscere i tempi di risposta per le autorizzazioni rilasciate da comuni e regioni (accordo unitario regioni).

Nel testo si nomina la riforma del diritto societario e il codice dello sport, che va innovato. La riforma della giustizia tocca il processo civile (con il disegno di legge di delega presentato il 9 gennaio 2020, all'esame della Commissione giustizia del Senato), il processo penale (disegno di legge di delega presentato il 13 marzo 2020, all'esame della Commissione giustizia della Camera) e il processo tributario. Nel pacchetto anche la riforma fiscale e la lotta all’evasione fiscale. E per chiudere la riforma delle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese.

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