Stati generali, Conte rilancia proposta voucher per 500 donne che aspirano a diventare manager
Una delle idee che sono emerse dalla settimana di lavori agli Stati generali dell'economia è quella del voucher per le donne che aspirano a diventare manager: "Ci è stato presentato, e accogliamo un suggerimento, un progetto di un voucher per pagare ogni anno a 500 donne che aspirano a diventare manager un Mba Executive dal valore di 35.000 euro. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di chiusura da Villa Pamphilj.
Si tratta di un progetto, proposto della Business School. Il premier, che erroneamente in un primo momento aveva parlato di un bonus da 500 euro, per tre anni, per le donne che vogliono lanciarsi nel mondo del lavoro. Subito dopo ha chiarito che si è trattato di un lapsus.
Tra le altre proposte, che sono emerse negli 82 incontri, c'è anche la "riduzione del cuneo fiscale con beneficio per i lavoratori: dovremo cercare di intervenire. Abbiamo già individuato un intervento, è una direzione giusta che dobbiamo perseguire", ha detto Conte. Tra i nove capitolo del piano per il rilancio, che servirà da base per il Recovery plan che l'Italia presenterà a settembre all'Ue, potrebbe rientrare anche la rimodulazione dell'Iva, anche se si tratterebbe di una misura molto costosa, si parla 10 miliardi, secondo alcune stime che circolano nel governo. Il provvedimento servirebbe a dare "una spinta alla ripresa dei consumi", e potrebbe riguardare i settori del turismo, della ristorazione, dell'artigianato, dell'abbigliamento e dell'automobile. Il governo vorrebbe dimezzare le aliquote massime attualmente del 22 per cento, applicando un taglio di dieci punti. Sulla misura, che avrebbe una durata biennale fino al 2022, e sarebbe condizionata all'uso della moneta elettronica, l'esecutivo deciderà a giorni.
In settimana, per arrivare a un un programma più articolato, Conte convocherà la maggioranza e anche l'opposizione, vista l'apertura di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, a sedere al tavolo: dice di volerli chiamare uno ad uno per "evitare confusione e passerelle". Ma dopo la Lega anche Giorgia Meloni ha chiuso oggi all'ipotesi che i partiti del centrodestra possano incontrare il presidente del Consiglio separatamente: "Fino a prova contraria non è lui a decidere. Siamo una coalizione e ci presenteremo insieme, come è sempre stato. Anche il Capo dello Stato quando riceve le forze politiche lascia a loro la scelta su come presentarsi, Conte invece tradisce ancora una volta la sua superbia".