Stati generali, Conte ai sindacati: “Oggi in Cdm un decreto per prorogare Cig per altre 4 settimane”
Gli Stati generali dell'economia, voluti dal premier Conte, è al suo secondo giorno. Dopo l'intervento del capo della task force degli esperti Vittorio Colao, che ha presentato il suo piano, era previsto l'incontro di Conte con le tre sigle sindacali. Il presidente del Consiglio ha parlato dell'urgenza di prorogare la cassa integrazione e di prevedere un salario minimo. "Abbiamo il dovere e la responsabilità di programmare non tanto – come ho già detto – un ritorno alla normalità nel senso di ripristinare lo status quo ante. Dobbiamo fare di più. Un’idea di ritorno alla vecchia normalità non ci soddisfa affatto visto che è stata causa e insieme conseguenza di tanti problemi".
"L’obiettivo – anche a breve – i Ministri Gualtieri e Catalfo lo hanno ben messo appunto, è quello di garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica". Il governo pensa a un meccanismo "nuovo e molto più veloce" per superare la Cig, nell'ambito di una riforma degli ammortizzatori sociali, che si aggiunge a una "rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno", e al "rinnovo della disciplina della Naspi".
"Permettetemi di dire che tra le varie misure che abbiamo messo in campo questo è un tratto qualificante della nostra politica. Un obiettivo qualificante della nostra azione è garantire a tutti i lavoratori una cintura di protezione sociale per prevenire dei costi sociali che altrimenti non potremmo reggere. Abbiamo per altro, proprio a questo fine, predisposto un decreto-legge, che adotteremo oggi stesso in un consiglio dei ministri che si svolgerà a margine degli incontri odierni – grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto “Rilancio”.
"Per quanto concerne la promozione della qualità del lavoro, dovremo lavorare innanzitutto su misure volte a favorire la rimodulazione dell’orario di lavoro, anche in vista di un ricorso sempre più insistito allo smart working, che è destinato a trasformare tempi, spazi e relazioni di lavoro".
"Dovremo poi promuovere il ricorso ai contratti di espansione e alla staffetta generazionale, favorire in ogni modo l’inserimento lavorativo dei giovani – questo è un grande obiettivo politico del Governo – , contrastare il ricorso al part-time involontario che frustra le aspirazioni e gli standard di vita, modulando anche i contratti di lavoro al fine di eliminare le fattispecie più precarie".
"Le mission fondamentali sul tema del lavoro sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro. La tutela del reddito dei lavoratori dovrà essere articolata in molteplici progetti: la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l'incentivazione del welfare contrattuale, la promozione della contrattazione di secondo livello".
"Abbiamo la possibilità di rafforzare il ruolo dell'Inail nella consulenza alle imprese, promuovendo anche sistemi premiali di prevenzione, e monitorare tempestivamente le trasformazioni che avverranno nel mondo del lavoro grazie all'Osservatorio permanente istituito con il decreto Rilancio. Dobbiamo essere in grado di intervenire in anticipo, per adattare le nostre strategie e minimizzare i rischi a beneficio dei lavoratori", ha aggiunto il premier.