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Stati generali, Casaleggio all’attacco del M5s: “Non partecipo, hanno già deciso tutto”

Davide Casaleggio critica il Movimento 5 Stelle sull’organizzazione e la gestione degli Stati Generali: “Ho ricevuto ieri l’invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate. Molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Con l’avvio degli Stati generali del Movimento 5 Stelle entra nel dibattito sul futuro pentastellato anche Davide Casaleggio. Con un post su Facebook nel quale non risparmia attacchi al Movimento e all’organizzazione di questa assemblea. Casaleggio, ricordiamolo, non era tra i candidati a parlare nella giornata conclusiva degli Stati generali. Ma lamenta comunque le criticità che, a suo parere, sono emerse in queste ore. Nel suo post il figlio del co-fondatore del M5s parla della sua “eventuale presenza” all’evento: “Ho ricevuto ieri l'invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”.

Casaleggio lamenta che “molte decisioni sono già stata date per acquisite e si chiedono solo i dettagli”, stando a quando emerge “leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno”. Poi Casaleggio prosegue: “Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l'indicazione dai territori é stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”.

Altra critica riguarda la votazione per decidere i relatori: “Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell'evento, come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale, che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici. Inoltre, le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano”. E conclude: “Probabilmente tutto ciò potrebbe dare l'integrità e la trasparenza che merita questo percorso”.

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