Una vacanza studio in cui ti insegnano pure a sparare. Certo c’è la sveglia presto, un sacco di esercizio fisico, rotolarsi nel fango e quelle cose lì. Ma non finisce qui: il periodo di stage militare potrebbe anche valere qualche credito in più all’università, magari cancellando pure un esame antipatico. Un diritto qualsiasi a Giurisprudenza, un esame facoltativo a Medicina. Per dire. Però i giovani sapranno imbracciare un bel fucile d’assalto e avranno assimilato le regole e la disciplina. Che di questi tempi servono. Questa è la mini-leva militare, chiamata mini-naja dal dialetto veneto.
La proposta è del presidente del Senato, Ignazio La Russa. O meglio, essendo la seconda carica dello Stato e avendo un ruolo super partes la farà portare avanti da un gruppo di senatori di Fratelli d’Italia. La Russa, oltre che tornare così su un suo storico cavallo di battaglia, conferma di interpretare il suo ruolo istituzionale in una modalità senz'altro diversa rispetto a quella canonica. Ricordiamo quando, nelle scorse settimane, ha continuato a fare il dirigente di partito durante la formazione del nuovo governo.
In questo modo la destra torna su un tema da sempre molto sentito, e soprattutto collegato alla questione giovanile. Da anni, ormai, il leader della Lega Salvini continua a riproporre il ritorno alla leva militare obbligatoria come misura per formare i ragazzi e le ragazze. È una narrazione che ha un fine ben preciso: indicare le nuove generazioni come portatrici di una serie di peccati originali, colpe a cui si può rimediare solamente con una rieducazione. Su questo il ministro Valditara insegna. Insomma, ti fai un mese e mezzo con gli alpini in caserma, impari la disciplina, completi l’addestramento, ti diverti, fai festa, i raduni. Addio devianze. O no?
L’idea di La Russa è questa: dare la possibilità ai giovani tra i 16 e i 25 anni di fare una mini-leva militare di quaranta giorni. Una sorta di stage estivo che però è un addestramento vero e proprio con degli incentivi: punti per la maturità per tutti i tipi di scuola superiore, un esame in meno nel corso di laurea o un punteggio aggiuntivo per i concorsi pubblici. L’esperienza, ammesso che questo progetto di legge vada avanti, sarà facoltativa. Lo ha detto lo stesso La Russa. Insomma, i giovani possono andare in vacanza quest'estate. Per ora.