Stage in aziende che producono armi, Fratoianni chiede commissione d’inchiesta su alternanza scuola-lavoro
Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni attacca il ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara sul funzionamento del programma di alternanza scuola-lavoro. Fratoianni ha denunciato che alcuni studenti svolgono tirocini in aziende produttrici di armi, chiedendo anche l'istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare per approfondire la questione.
"Abbiamo appreso che alcuni studenti in alternanza scuola-lavoro lavorano in aziende che producono armi. Una di queste è la Mes spa, che ha sede a Roma e produce munizioni anche di grosso calibro. I senatori dell'Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Cucchi e Peppe De Cristofaro hanno depositato una interrogazione al ministro Valditara, per chiedere se sia a conoscenza dei fatti e se per il governo si tratti di una cosa accettabile. C'è bisogno di fare luce: i nostri ragazzi hanno a che fare con armi o parti di esse? Sono in condizione di sicurezza? Le aziende coinvolte rispondono al percorso pedagogico ed etico delle scuole? Tutte domande cui vogliamo risposte. Ma non solo.", scrive su Facebook Nicola Fratoianni.
"Sono anni ormai che l'alternanza scuola lavoro – prosegue l'esponente dell'Alleanza Verdi Sinistra – è resa obbligatoria dalla cosiddetta ‘buona scuola', anni in cui la politica si è disinteressata della condizione dei nostri ragazzi. Le morti dei giovanissimi Lorenzo Parella, Giuseppe Lenoci, Giuliano De Seta nei percorsi di alternanza non sono tragiche casualità, – insiste il leader di SI – ma frutto anche del menefreghismo della politica. Ed è per questo che proponiamo che si istituisca una Commissione di inchiesta parlamentare per fare luce sulle condizioni in cui sono i nostri studenti nelle aziende".
"La politica non può continuare a fare finta di nulla e non può continuare a ignorare che esiste una questione generazionale in Italia. Si abbia il coraggio di entrare nelle scuole e nelle aziende coinvolte nei percorsi di alternanza – conclude Fratoianni – per assicurarci che i nostri giovani siano in condizione di sicurezza".