Squinzi: “Renzi ha la possibilità di far bene, ora sia subito incisivo”
"Matteo Renzi mi sembra che potenza nel motore ce l'abbia e mi auguro che sia capace di scaricarla a terra": è questo il giudizio, positivo ma carico d'aspettative, che il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi riserva al Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa di inaugurazione del Micam, a Rho. Un giudizio accompagnato dalla richiesta di "incisività" proprio nei settori fondamentali, proprio in considerazione del momento particolarmente delicato del nostro Paese. Per Squinzi, infatti, "l'emergenza numero uno è quella del lavoro, bisogna creare occupazione per le nostre imprese facendo ripartire i consumi interni"; ecco perché continua il patron di Mapei, "è necessario un intervento forte sul cuneo fiscale nel lavoro e mi sembra che Matteo Renzi condivida questa impostazione".
Tra le priorità vi sono però altre due grandi questioni. Da una lato vanno necessariamente saldati i debiti della pubblica amministrazione (anche se le stime di Squinzi divergono rispetto ai "canonici" 71 miliardi): "Matteo Renzi nelle dichiarazioni programmatiche ha detto che 71 miliardi si possono pagare e io credo che si debbano pagare. Credo che il calo dei consumi interni derivi dalla crisi di liquidità delle imprese che si riversano sulle famiglie italiane". In secondo luogo bisognerebbe valutare una riduzione dell'Irap, che "avrebbe un impatto forte nell'immediato sulla competitività del Paese". Del resto, ha concluso: "Io pago tasse in 40 Paesi nel mondo, produco in 32 Paesi, con un tasso medio di incidenza fiscale del 34%: in Italia negli ultimi dieci anni il livello di tassazione non è mai sceso sotto il 50%".
