Spostamenti tra Regioni nel nuovo Dpcm di Natale, allo studio regole più severe anche in zona gialla
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si riunirà oggi con i capidelegazione di maggioranza per mettere a punto le ultime questioni ancora sul tavolo a pochi giorni dal nuovo Dpcm, che dovrà stabilire il quadro normativo anti-contagio in vigore durante il periodo natalizio. Uno dei nodi principali riguarda gli spostamenti tra Regioni: la più probabile delle ipotesi allo studio è che si permettano gli spostamenti tra le Regioni solo per i ricongiungimenti dei parenti stretti. Rimane da capire in che modalità evitare quanto accaduto quest'estate, quando il via libera alla mobilità ha favorito l'aumento dei contagi e lo scoppio di nuovi focolai.
Molto probabilmente, visto l'andamento dei dati sull'epidemia di coronavirus nel Paese, per il 3 dicembre gran parte delle Regioni si troveranno in zona gialla, dove gli spostamenti sono concessi e non vanno giustificati. Le deroghe per i ricongiungimenti dovrebbero quindi valere per i territori in zona arancione e rossa. Ad ogni modo il governo continua a chiedere prudenza agli italiani, raccomandando di evitare tutti gli spostamenti non necessari. Una linea ribadita anche dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che ha commentato: "Se apriamo senza limiti le perdite di dicembre in vite umane ce le ritroveremo a febbraio: questo significherebbe essere entrati nella terza ondata ed è nostro dovere evitarla". Oggi il ministro incontrerà, insieme a quello della Salute, Roberto Speranza, i rappresentanti dei Comuni e delle Regioni per ascoltare le proposte delle autorità locali in merito alle nuove regole attese per dicembre.
Il governo sembra quindi orientato alla prudenza per quanto riguarda la mobilità, sottolineando che alcune limitazioni siano inevitabili: anche se la curva dei contagi sta rallentando, la situazione negli ospedali rimane critica e allentare tutte le norme anti-Covid ora porterebbe quasi certamente a una nuova ondata tra fine dicembre e inizio gennaio. Tuttavia, c'è chi fa notare dalla maggioranza, difficile pensare a restrizioni sugli spostamenti se la maggior parte del territorio nazionale sarà in zona gialla.