Sport, anche l’impatto sociale deciderà gli investimenti pubblici: cos’è la piattaforma Esg Roi
È stata inaugurata la piattaforma Esg Roi, o piattaforma Delta, dell'Istituto per il credito sportivo (Ics), una banca pubblica che finanzia progetti nel settore dello sport e della cultura. La piattaforma è uno strumento che renderà possibile combinare l'analisi economico-finanziaria dei progetti con la misurazione del loro impatto, in termini di sostenibilità sia ambientale che sociale (quindi il loro ritorno sugli investimenti, o Roi, in termini di ambiente, società e governance, o Esg, da cui il nome della piattaforma). Così, da marzo 2023 nel decidere cosa finanziare l'Ics valuterà non solo la convenienza economica, ma anche il ‘ritorno sociale' dell'investimento.
L'inaugurazione è avvenuta alla presenza dl ministro per lo Sport e i giovani del governo Meloni, Andrea Abodi: "La creazione e la misurazione del valore economico e sociale generato dagli investimenti dedicati alle infrastrutture sportive" rappresenta "un elemento indispensabile per comprenderne l'impatto", ha detto il ministro. Perciò, tenere conto del valore sociale e ambientale di un progetto è lunico modo per "apprezzarne l'utilità ad ampio spettro, nel tempo", anche se poi è comunque necessario anche un impegno nel "modello di gestione dei luoghi di sport".
Il ministro Abodi: "Un riferimento culturale, da parte mi ci sarà sostegno"
La piattaforma Esg Roi, per Abodi, sarà "sempre più un riferimento ‘culturale', prima ancora che gestionale, per dare un senso oggettivo, misurabile e comparabile del ritorno sociale degli investimenti nello sport, a partire da quelli sostenuti dai finanziamenti di Ics". A maggior ragione se questi progetti saranno "agevolati con i fondi del governo e, in generale, da fondi pubblici". Come ministro, "cercherò di dare tutti gli strumenti per raggiungere gli obiettivi", anche a livello economico: "Quando, da ministro senza portafoglio, andrò a chiedere qualcosa metterò in bellissima difficoltà il ragioniere generale dello Stato e il Governo, cui forniamo strumenti oggettivi che ci consentiranno di avere di più per fare di più".
Così, la piattaforma diventa un'iniziativa che "si inserisce lungo la direttrice strategica tracciata dal Piano di sostenibilità avviato nel 2021". Per il ministro, il Credito sportivo "non si è fermato ai numeri, al Pil dello sport, ma si è preso l'impegno di associare i numeri alla valutazione dell'impatto sociale".
Per la prima volta in Italia, ha detto la presidente vicaria dell'Istituto per il credito sportivo Antonella Baldino, "la determinazione ex ante del ritorno sociale generato da un investimento verrà inserita in modo sistematico nel processo di strutturazione di tutte le operazioni di finanziamento nei settori dello sport e, successivamente, anche della cultura". La piattaforma Delta "consentirà agli enti locali, alla piccola e alla grande associazione o società sportiva, di esprimere la capacità di creare valore per la collettività in un orizzonte di lungo periodo". Il mandato di Baldino scadrà il 30 giugno e saranno i ministri di Sport, Cultura ed Economia a fare le nuove nomine.
Soddisfatti Coni e Comitato paralimpico, Abodi: "Forse un giorno li uniremo"
Ha celebrato l'iniziativa anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Sposiamo in pieno questo progetto. Non c'è solo una riflessione analitica, oggettiva che fa parte del sistema bancario, ma ci sono considerazioni di carattere non finanziario. Questa è una novità straordinaria, un unicum nel nostro mondo. Un progetto in linea con la parola magica che troviamo ovunque: ‘sostenibilità'". Lo stesso pensiero da Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip): "Ho sempre sostenuto che il mondo dello sport non va misurato solo in termini di medaglie conquistate o produzione di spazi di economia", perché "lo sport genera anche un valore pubblico che non è misurabile né immediatamente percettibile, ma è quello cui do maggiore importanza e che è tutto da scoprire.
Proprio Pancalli ha ricevuto il ringraziamento del ministro Abodi per il lavoro svolto con il Cip. Il ministro ha ipotizzato: "Forse un giorno riusciremo a ricongiungere i due mondi", ovvero Cip e Coni. "Declineremo la normalità, magari in un mondo dove l'armonia è frutto di unità e non di divisione".