«Questa lezione è gentilmente offerta dal digestivo Gigionetto che vi ha fatto mandar giù le due ore di matematica e vi ha pagato la sedia. Subito dopo avrà luogo la lezione di Italiano, sponsorizzata dalla carta igienica Delicatissima, la pergamena dei veri letterati». «Cosa? E perché vi lamentate? Se non volete questi intervalli pubblicitari allora dovete andare alla Premium School: l'Istituto paritario "Gesù Bambino bello e carino" che grazie alla riforma godrà di tanti bei soldini da dare ai professori. Pagate qualcosa in più, dovete fare il catechismo ma volete mettere? Una lezione di matematica senza lo sponsor?».
Questa è ironia, sia chiaro. Ma davvero la riforma scolastica "cambia verso" del governo guidato da Matteo Renzi si riduce all'introduzione degli sponsor e al rafforzamento delle posizioni delle scuole paritarie, questione fra l'altro affidata ad un sottosegretario proveniente da Comunione e Liberazione? Hanno ragione gli studenti a preoccuparsi. Anziché sparare "bombe" in agosto con frasi del tipo «aboliremo il precariato», il ministro Stefania Giannini forse dovrebbe pensare a concertare la riforma con chi la scuola la vive tutti i giorni. Senza regalare niente a nessuno. Soprattutto a chi già ha ed ha avuto tanto.