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Spiati i conti correnti di Meloni, sua sorella Arianna e Andrea Giambruno: indaga la procura di Bari

Inchiesta della procura di Bari su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo ha messo in luce oltre 6mila accessi a conti correnti, “tutti abusivi”: tra i conti spiati anche quelli della premier Giorgia Meloni, di sua sorella Arianna e dell’ex compagno, Andrea Giambruno. Violati anche i conti di altri politici.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un'inchiesta della procura di Bari, riportata dal Domani, indaga su un ex dipendente della filiale di Bitonto di Banca Intesa, che avrebbe spiato i conti della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna e l'ex compagno, Andrea Giambruno. Sarebbero stati violati i conti anche di politici come i ministri Fitto, Crosetto, Santanchè e del presidente del Senato La Russa, oltre a quello del procuratore della Direzione nazionale antimafia, Giovanni Melillo.

L'ex dipendente della banca, licenziato lo scorso 8 agosto, avrebbe effettuato in due anni oltre 6 mila accessi, "tutti abusivi", ai conti correnti violando le norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, il funzionario bancario, licenziato l'8 agosto scorso in seguito a un procedimento disciplinare, avrebbe violato la privacy di migliaia di titolari di conti. Sarebbero finiti nel mirino degli accessi abusivi anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e quello del Veneto, Luca Zaia, oltre al procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti. Anche ufficiali dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza sarebbero stati oggetto di queste operazioni illecite.

Gli accessi non autorizzati sarebbero avvenuti tra il febbraio 2022 e l'aprile 2024, interessando i conti di oltre 3.500 clienti di quasi 700 filiali di Intesa Sanpaolo, distribuite su tutto il territorio nazionale. La banca, allarmata da queste attività anomale, ha segnalato il caso alle autorità, dando così avvio alle indagini.

L'inchiesta si concentra ora sulle ragioni che avrebbero spinto questi accessi massivi e illegali. A differenza di episodi simili avvenuti in passato, come quello riguardante l'indagine di Perugia legata a fughe di notizie, in questo caso non si tratterebbe di dati relativi a operazioni sospette o di informazioni inerenti indagini giudiziarie. Le informazioni violate sarebbero invece di natura strettamente privata, relative ai movimenti dei conti correnti delle persone coinvolte. Le indagini sono tuttora in corso, e sarà compito della magistratura, insieme al Garante per la privacy, valutare l'entità delle violazioni e le possibili conseguenze legali di quanto accaduto.

Come è partita l'indagine della Procura di Bari

L'inchiesta della procura di Bari è iniziata quasi per caso. L'allarme è scattato grazie a un'indagine interna avviata dal reparto sicurezza di Intesa Sanpaolo, che ha rilevato anomalie, e a una denuncia presentata da un correntista della filiale di Bitonto, in provincia di Bari.

Secondo quanto scrive il quotidiano "Domani", un cliente, insospettito dal numero elevato di accessi al proprio conto, è stato avvisato direttamente dal direttore della filiale, che gli avrebbe confermato la presenza di attività insolite. Di fronte a questa rivelazione, il correntista ha sporto denuncia, dando avvio agli accertamenti della procura, supportata dai carabinieri.

Fonti interne a Intesa Sanpaolo, citate da Domani, spiegano che la banca ha reagito tempestivamente, adottando "le opportune iniziative disciplinari" nei confronti del sospetto. Inoltre, l'istituto bancario ha informato immediatamente le autorità competenti. I sistemi di controllo informatico del gruppo avrebbero poi individuato i presunti accessi illegali.

L'istituto bancario sottolinea che il comportamento del dipendente non sarebbe stato conforme alle procedure interne e alla normativa di settore. La violazione è venuta fuori durante le ordinarie attività di controllo, previste da un complesso sistema di monitoraggio progettato per rilevare comportamenti anomali tra i dipendenti autorizzati a gestire i dati dei clienti. Intesa Sanpaolo ha inoltre ribadito l'impegno continuo nel "garantire la massima protezione dei dati della clientela", con un costante aggiornamento dei propri sistemi di sicurezza.

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