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Spese pazze in Liguria: viceministro Rixi condannato a 3 anni e 5 mesi. Salvini: “Accetto sue dimissioni”

Il viceministro leghista alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta sulle spese nel Consiglio Regionale della Liguria. La condanna riapre la discussione tra Lega e Movimento 5 Stelle, con il partito di Di Maio che spinge per le dimissioni.
A cura di Redazione
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Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti del Governo Conte, il leghista Edoardo Rixi, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dalla seconda sezione penale del Tribunale di Genova. Il processo è quello delle “spese pazze” nel Consiglio regionale della Liguria e la condanna per l’esponente del Carroccio è superiore a quella chiesta dal pubblico ministero. Le spese in oggetto del procedimento sono relative al periodo fra il 2010 e il 2012 e Rixi è in compagnia di altri 22 consiglieri (per 19 dei quali è stata chiesta la condanna).

Stando a quanto ricostruito dall’accusa, i consiglieri regionali coinvolti sarebbero colpevoli di aver chiesto rimborsi spese in modo indebito, qualificando come spese istituzionali anche cene e viaggi privati, acquisto di gratta e vinci e cibo di lusso, oltre che fiori e regali a parenti e amici: spiccano ad esempio acquisti in cioccolaterie e pelletterie. Inoltre, nel caso specifico della Lega, un intero capitolo è dedicato alle “birre” comprate per le feste di Pontida.

"Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull'assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l'amore che provo per l'Italia e per non creare problemi al Governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni", ha dichiarato il viceministro leghista Rixi, poco dopo la condanna. A stretto giro è arrivato anche l'annuncio del ministro degli Interni Matteo Salvini: "Ringrazio Edoardo Rixi per lincredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e lattività del Governo da attacchi e polemiche senza senso. Oggi stesso lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onesta assolute.Io rispetto le sentenze e conto su una assoluzione a fine processo, ma trovo incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova". Il vicepremier leghista inoltre lo ha nominato responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, "riconoscendogli capacità e onesta assolute". 

Intorno al processo a carico di Rixi c'è da tempo un caso politico che potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità dell'esecutivo. Il Movimento 5 Stelle si aspettava le dimissioni di Rixi nel caso in cui ci fosse stata una condanna in primo grado, come del resto prevede il contratto di governo sottoscritto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Di contro, i leghisti nei giorni scorsi avevano fatto sapere di voler "salvare" il viceministro della Lega, almeno fino alla sentenza definitiva.

Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, ad esempio è chiarissimo:

E lo stesso Luigi Di Maio, solo qualche giorno fa, aveva ribadito: "Se arriva una condanna è chiaro che il M5S chiederà anche in quel caso la rimozione del viceministro". Di diverso avviso proprio Rixi: "Se mi fanno saltare ci guadagno in salute. Non mi va di essere un’altra tacchetta che mettono sul loro carro armato per far vedere che la Lega non vale niente, nonostante il 34%".

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