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Spesa militare, Conte: “Come possiamo dire ai disoccupati che spendiamo per il riarmo?”

Il leader del Movimento 5 Stelle tiene il punto sull’aumento della spesa militare: “Non lo consentiremo – spiega – non è il momento di spendere in una corsa forsennata al riarmo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"La nostra linea è stata molto chiara, non come scrive oggi qualche giornale che abbiamo fatto un passo indietro". Si difende così Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, dagli attacchi per la linea del suo partito sulla spesa militare. "Non abbiamo fatto alcun passo indietro su questo punto, perché siamo contrari a questo riarmo che sarebbe inutile, sarebbe una follia – spiega l'ex presidente del Consiglio – Non posso andare per strada e guardare negli occhi un disoccupato, una famiglia, un imprenditore che non riesce ad arrivare a fine mese perché le bollette sono triplicate e dire loro di stare tranquilli, perché gli offriamo più sicurezza, perché ci mettiamo a fare una corsa forsennata al riarmo". Il Movimento 5 Stelle "non lo consente".

Insomma, Conte ribadisce a più riprese "nessun passo indietro, anzi". E dice di essere convinto "che sarà il governo a fare un passo avanti" e a virare "su questa strada di ragionevolezza". Il Movimento 5 Stelle "non consentirà" che vengano aumentate le spese militari nel Documento di economia e finanza. Poi Conte annuncia che vedrà Draghi nelle prossime ore. "Noi non torniamo indietro sui nostri impegni – spiega il leader pentastellato – Sono stati presi nel 2014 e non sono stati onorati nella misura che era stata originariamente concordata e a maggior ragione non possono essere onorati dopo due anni di pandemia e adesso che si è aggiunta anche l'emergenza energetica". Poi ribadisce: "Noi gli impegni non li mettiamo in discussione, ma nessuno può pensare, attraverso questo impegno e con una tempistica così stretta, di accelerare una corsa al riarmo che sarebbe inutile. Un'illusoria certezza di sicurezza".

Questa mattina il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari, ha detto che la maggioranza di governo può fare a meno del partito guidato da Conte. Ma il leader grillino non ci sta: "Il Movimento 5 Stelle è un pilastro di questa esperienza di governo, nata in un periodo difficilissimo – spiega ancora – L'ho detto chiaramente che non è il governo dei nostri sogni, ma lo sosteniamo con responsabilità. Lo sosteniamo perché abbiamo deciso, nel momento più grave e più drammatico della storia italiana nel dopoguerra, di non voltare le spalle agli italiani, a maggior ragione in questo momento".

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